Il sogno di Rupert Everett: «Un film sulla Napoli del secondo dopoguerra»

Il sogno di Rupert Everett: «Un film sulla Napoli del secondo dopoguerra»
«Mi piacerebbe girare ancora Napoli, raccontando la città del secondo dopoguerra, quella del romanzo Naples 44 di Norman Lewis». Non s'interrompe il feeling...

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«Mi piacerebbe girare ancora Napoli, raccontando la città del secondo dopoguerra, quella del romanzo Naples 44 di Norman Lewis». Non s'interrompe il feeling tra Rupert Everett e Napoli, dove ha realizzato alcune scene del suo 'The Happy Prince - L'ultimo ritratto di Oscar Wildè, film attualmente nelle sale che l'attore e regista ha presentato agli Incontri del cinema di Sorrento, quest'anno dedicati alla cinematografia del Regno Unito. «Quando ho fatto i casting a Napoli ho trovato attori eccellenti,avrei voluto dare loro anche più spazio. Credo che la città sia vivendo un grande momento, mi dicono infatti che negli ultimi anni sono stati girati a Napoli 500 film! Tutto questo dopo un periodo di minore visibilità, seguito all'era dei grandissimi che la raccontarono, come De Filippo e de Sica. Personalmente mi attrae molto il periodo storico descritto anche da Malaparte de La pelle. Oggi fare un film è molto difficile ed occorre molta energia, per realizzare il progetto su Oscar Wilde ho impiegato dieci anni e a 70 potrei non avere più la forza». Norman Lewis, ufficiale britannico , scrisse un diario sulla sua permanenza a Napoli tra il '43 e il '44, al libro divenuto negli anni un cult ha dedicato un documentario Francesco Patierno e registi come Stephen Frears già avevano immaginato di poterne fare un film. Everett ha donato agli Incontri di Sorrento circa 2000 copie di una raffinata pubblicazione dedicata a 'The Happy Princè con grandi e artistiche foto di scena, anche dei set napoletani, e in copertina una immagine del Cimitero delle Fontanelle.
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Il Mattino