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Il mondo del cinema piange il regista Ivan Reitman, morto il 12 febbraio a 75 nella sua casa di Montecito, in California. Ha diretto commedie di grande successo come «Ghostbusters - Acchiappafantasmi», «Polpette», «Stripes - Un plotone di svitati», «Un poliziotto alle elementari», «I gemelli» e «Junior», è morto nel sonno sabato 12 febbraio nella sua casa di Montecito, in California, all'età di 75 anni. «La nostra famiglia è addolorata per la perdita inaspettata di un marito, padre e nonno che ci ha insegnato a cercare sempre la magia nella vita. Ci conforta il fatto che il suo lavoro di regista ha portato risate e felicità a innumerevoli persone in tutto il mondo», si legge in una dichiarazione congiunta diffusa dalla moglie Genevieve, dal figlio Jason, regista, e dalle figlie, Catherine, attrice, produttrice e sceneggiatrice, e Caroline.
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La carriera
Ivan Reitman si affermò in qualità di produttore grazie al film cult «Animal House» (1978) di John Landis, commedia demenziale di grande successo che fece conoscere la star tv del «Saturday Night Live» John Belushi al pubblico del grande schermo. L'anno seguente diresse «Polpette (1979)», primo film brillante di una lunga serie realizzata da Reitman, che lanciò l'attore Bill Murray, e nel 1981 «Stripes - Un plotone di svitati», sempre con Murray e come co-protagonista Harold Ramis. Per quanto formidabili fossero stati questi due film al botteghino, furono solo un antipasto del più grande successo di Reitman: con Murray, Dan Aykroyd, Sigourney Weaver, Ramis e Rick Moranis, «Ghostbusters» (1984) si rivelò il perfetto connubio tra umorismo ed effetti speciali dal grande budget. Incassando quasi 229 milioni di dollari solo negli Usa, il film che racconta la nuova e avveniristica attività di acchiappa-fantasmi su richiesta e a pagamento è stato tra le commedie di maggior successo degli anni '80 ed ha generato un franchise che ha incluso un sequel di successo nel 1989 e due puntate nel nuovo millennio: «Ghostbusters» di Paul Feig nel 2016 e «Ghostbusters: Legacy» diretto dal figlio Jason Reitman (2021) e che ha riunito gli attori superstiti del film originale, con la produzione dello stesso Ivan Reitman.
I successi
Ivan Reitman è stato anche il regista dei film «I gemelli» (1988), «Un poliziotto alle elementari» (1990) e «Junior» (1994), dirigendo un insolito Arnold Schwarzenegger in veste comica (in due pellicole affiancato da Danny DeVito).
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Passando al cinema professionale, produsse e diresse una parodia horror, «Cannibal Girls», con Levy e Martin; il film a basso costo del 1973 fu acquistato dalla leggenda del cinema di serie B Samuel Z. Arkoff per la distribuzione. Ha anche prodotto due dei primi film horror del regista David Cronenberg, «Il demone sotto la pelle» (1975), e «Rabid - Sete di sangue» (1977). Nel 1978 Reitman firmò come produttore il film su una confraternita disadattata in un rigido college degli anni '60, «Animal House», che alla fine raccolse più di 140 milioni di dollari negli Stati Uniti e portò Belushi alla celebrità cinematografica. Murray, il cui stile sciolto era caratteristico quanto quello del suo ex compagno di cast del «Saturday Night Live» Belushi, conquistò il box office con «Polpette» nel 1979 (incasso 43 milioni di dollari) e «Stripes - Un plotone di svitati» nel 1981 (85 milioni di dollari). Nel 1983 Reitman cominciò a rispolverare una sceneggiatura per una commedia paranormale che Aykroyd aveva scritto per Belushi, morto l'anno prima. Nacque così un'originalissima e sorprendente commedia, «Ghostbusters - Acchiappafantasmi» (1984), interpretata da un gruppo di attori provenienti dalla popolare trasmissione televisiva «Saturday Night Live». Il film venne acclamato dalla critica per la sua abile miscela di commedia, azione e thriller, ed è diventato un fenomeno culturale. Reitman ha continuato a fare meraviglie nelle sue commedie con Schwarzenegger, già famoso come l'incarnazione sullo schermo di Conan e protagonista dei fantathriller «The Terminator» e «Predator». Ha continuato a produrre film che piacevano al pubblico come «Beethoven» e «Space Jam» (1996), il live-action per la star del basket Michael Jordan. Il suo curriculum come regista si è raffreddato alla fine degli anni '90 e si è sempre più concentrato sulla produzione. Nel 2009 ha co-prodotto «Tra le nuvole» con George Clooney. Diretto e co-sceneggiato da suo figlio Jason, il film ha ottenuto una nomination all'Academy Award come miglior film e ha ottenuto l'Oscar per la migliore sceneggiatura.
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