In attesa che la Rai decida su Junior Cally, se farlo esibire o no a Sanremo, continuano le polemiche sul rapper contestato per le frasi sessiste di alcune sue canzoni. Il...
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Sanremo 2020, in Rai allarme pubblicità, pressing su Salini. A rischio forfait anche Georgina
«La Rai dica no a Junior Cally». Niente Sanremo per il rapper: in sole 24 ore una petizione lanciata su Change.org ha raggiunto oltre 20mila firme. L'iniziativa è di Carmen Cera e dei docenti del Liceo Scientifico Nicolò Palmeri di Termini Imerese. Sotto accusa il linguaggio «sessista, oltraggioso e pericoloso» («L'ho ammazzata, le ho strappato la borsa. C'ho rivestito la maschera»). Tra coloro che hanno firmato non sono mancati gli sfoghi. «Poi ci stupiamo dei femminicidi? Sdoganare la violenza sessista dovrebbe essere reato, anzi è apologia subliminale di reato oltre che oltraggio morale alla dignità delle persone!», «Il canone lo pago anche io e non accetto che i miei soldi finanzino una cultura sessista e violenta», «sono ferocemente indignato come cittadino e come contribuente, oltre che come educatore. Non possiamo tollerare simili messaggi!».
Anche le donne del Pd lanciano una petizione su change.org per chiedere l'esclusione da Sanremo di Junior Cally. «Riteniamo che la Rai - scrivono nella petizione rivolta alla commissione di Vigilanza sulla Rai, all'ad Fabrizio Salini e al consiglio di amministrazione - debba svolgere un ruolo fondamentale nel contrasto alla violenza contro le donne così come nel valorizzarne la dignità e non subalternità
Junior Cally a Sanremo, slitta la decisione sull'esclusione: scatterebbe un maxi risarcimento
Torna ad attaccare anche Salvini, ieri criticato a sua volta per un tweet: «Donne come troie, violentate, sequestrate, stuprate e usate come oggetti.
Junior Cally, chi è il rapper dalle maschere griffate
In difesa del rapper e contro «il festival dell'ipocrisia» interviene Giulia Anania, scrittrice e cantautrice, ha scritto canzoni per Emma, Nek, Laura Pausini e Paola Turci. «Gli attacchi non si riferiscono ai contenuti del brano di Sanremo (con allusioni, guarda caso, a Salvini e a Renzi) ma alla produzione precedente del rapper romano, che, come tanti altri rapper della sua generazione, utilizza immagini spesso violente e smaccatamente sessiste. Allora dovremmo buttare fuori da Sanremo anche Marco Masini, Achille Lauro, i Pinguini Tattici Nucleari e Miss Keta, perché nei loro pezzi in passato hanno fotografato momenti altrettanto odiosi. Forse sarebbe meglio interrogarsi su una generazione lasciata sola nella pornografia, non solo dei corpi ma anche dei sentimenti».
Sanremo, scoppia il caso Junior Cally. Foa: «La sua partecipazione è inaccettabile»
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Il Mattino