«Non è finita». Mentre i media americani annunciano un imminente rinvio a giudizio in Massachusetts per uno dei casi di molestie sessuali di cui è...
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Apparentemente ai fornelli a cucinare il cenone, l'attore americano riprende il ruolo di Underwood da cui è stato licenziato quando, nell'ottobre 2017, sono emerse le prime accuse di molestie gay su giovani aspiranti attori. «Possono aver cercato di separarci ma quello che abbiamo in comune è troppo forte. Abbiamo condiviso tutto, voi e io. Vi ho detto i miei segreti più profondi, più oscuri. So cosa volete. Mi volete indietro», dice l'attore, mischiando fatti e fiction e facendo apparentemente riferimento alle sue vicende personali. «Non è finita», aggiunge poi il premio Oscar per «American Beauty»: «Se non ho pagato il prezzo per le cose che voi e io sappiamo che ho fatto, certamente non pagherò per quelle che non ho fatto».
Era da oltre un anno che Spacey non compariva in pubblico. «Nonostante le sciocchezze, la rabbia, i titoli, l'accusa senza un processo, addirittura la mia stessa morte, mi sento sorprendentemente bene, giorno dopo giorno cresce la mia convinzione che presto saprete la verità», dice ancora l'attore che conclude il video riferendosi al suo personaggio, assassinato dopo il licenziamento nella vita reale: «Ma ora che ci penso, non mi avete visto morire. Le conclusioni possono essere ingannevoli. Vi sono mancato?».
L'uscita del video ha coinciso con l'annuncio del procuratore del Massachusetts Michael ÒKeefe che il divo sarà formalmente accusato di aggressione sessuale ai danni di un adolescente denunciata dalla madre del ragazzo, Heather Unruh, ex anchor di una tv di Boston. Il fatto sarebbe successo nel luglio 2016 in un bar di Nantucket e il divo dovrà presentarsi il 7 gennaio in un tribunale dell'isola. Le accuse di molestie contro Spacey hanno travolto la carriera dell'attore. Lo scorso agosto l'ultimo film in cui aveva avuto una piccola parte, il thriller «Billionaire Boys Club», aveva fatto flop in dieci sale americane incassando soltanto 126 dollari, meno di un biglietto venduto a sala, nel primo venerdì di apertura. Era stata l'ultima, cocente umiliazione dopo l'uscita di scena da «House of Cards» e la cancellazione delle scene già girate in «All the Money of the World» di Ridley Scott in cui 59enne attore era stato sostituito nella parte del vecchio petroliere J.P. Getty da Christopher Plummer Leggi l'articolo completo su
Il Mattino