Dal palco al grande schermo il passo è breve soprattutto se si tratta di Vincenzo Salemme, regista e attore che salta di qua e di là e si trova ugualmente a proprio...
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Salemme conferma che la storia è la stessa ma il finale è molto più cinematografico. La sceneggiatura l'ha scritta a quattro mani con Enrico Vanzina, il risultato è una vicenda tutta da ridere. Tra battute e raffinate gag si svolge l'organizzazione della festa per i 18 anni della figlia di Gennaro Parascandolo, interpretato da Salemme, ma ci sarà un imprevisto a rischiare di mettere a repentaglio la festa più in dell'anno. Tra battute e colpi di scena il film racconta il paradosso dell'apparire a tutti i costi, tra lo sfarzo di una festa che finsce dritta nei social network senza alcuna remora morale. Con il film Salemme intende fare un omaggio dichiarato a Eduardo, suo maestro platonico che cita in numerose scene. «Al teatro parlo con un dirimpettaio come faceva Eduardo in Questi Fantasmi - dice Salemme - Poi c'è Natale in casa Cupiello. Il mio personaggio, Gennaro, vede Napoli come se fosse un presepe ed è ingenuo come Luca Cupiello, un uomo che crede ancora in certe tradizioni, nei buoni rapporti e nel buon senso».
Chi ha già visto lo spettacolo teatrale non può perdersi la versione cinematografica che vede come colonna sonora le coinvolgenti musiche di Nicola Piovani. Grande amico di Salemme, il compositore si è misurato con il genere comico farsesco, pescando in un passato musicale di eccellenza italiana. «Una Festa esagerata» è un film che piace a tutti, grandi e piccoli e regala allo spettatore due ore di puro divertimento. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino