L'attore Domenico Diele, 32 anni, è nato e cresciuto a Siena. E' celebre per il ruolo del poliziotto Luca Pastore della serie tv...
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Diplomatosi nel 2005 in recitazione alla Scuola Internazionale di Teatro interpreta ruoli minori in alcune serie televisive. La grande occasione arriva nel 2011, quando Stefano Sollima lo vuole per interpretare Adriano Costantini nel film «ACAB - All Cops Are Bastards», un giovane ragazzo romano facente parte del reparto mobile della polizia. Nel 2012 recita nella miniserie TV Rai, «Zodiaco - Il libro perduto». Nel 2013 prende parte al film di Claudio Noce, «La foresta di ghiaccio» al fianco di Emir Kusturica e di Ksenia Rappoport. Nel 2014 interpreta Luca Pastore nella serie televisiva «1992» in onda su Sky Atlantic. Nel 2015 Brodie Jerome Franks, console newzelandese per l'Italia e l'area dei Balcani, ha proposto a Domenico Diele di diventare ambasciatore culturale della Nuova Zelanda in Italia data la sua nota somiglianza con i koala, animale simbolo della nazione oceanica.
Negli ultimi mesi Diele è tornato sul piccolo schermo nel ruolo dell'agente Luca Pastore in «1993», seconda stagione della serie Sky che racconta gli anni che hanno cambiato l'Italia. «Quella degli anni Novanta non è ancora considerata storia - ha racconta Diele in un'intervista a Leggo - La serie ha preso quel periodo e lo ha storicizzato. Tutti i protagonisti sono ancora attivi e presenti nella società italiana. Io all'epoca avevo otto anni».
Diele ha interpretato anche il ruolo di sacerdote nella seconda stagione di «In Treatment», uno dei pazienti del dottor Mari (Sergio Castellitto), nella serie - sempre targata Sky - dedicata alla psicoanalisi. «Uno dei primi aspetti che mi hanno attratto del personaggio di padre Riccardo era proprio il fatto che un sacerdote, quindi una persona che ha deciso di spiegarsi la vita attraverso il pensiero cattolico, si rivolgesse ad un analista. Questo contrasto mi incuriosiva moltissimo».
Lanciato dal film ACAB - All Cops Are Bastards diretto da Stefano Sollima, Diele, sempre nell'intervista rilasciata a Leggo, disse di aver molto a cuore quella pellicola. «È stato il mio primo lavoro, il primo ruolo importante in un progetto importante.
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Il Mattino