Da Napoli alla Calabria, «La città dei luoghi» tra musica e identità

Da Napoli alla Calabria, «La città dei luoghi» tra musica e identità
La carica degli artisti napoletani, e poi di autori da tutta Italia hanno animato la seconda edizione di "La città dei luoghi. Il festival dell'appartenenza...

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La carica degli artisti napoletani, e poi di autori da tutta Italia hanno animato la seconda edizione di "La città dei luoghi. Il festival dell'appartenenza ", una kermesse di musica e cultura andata in scena a Corigliano - Rossano dal 9 all'11 settembre. Ideato dal Comune in collaborazione con la casa editrice Squilibri, guidata da Mimmo Ferraro, si avvale della consulenza artistica del cantautore calabrese, da tempo di stanza a Firenze ma napoletano d'adozione Peppe Voltarelli.

Pensato per celebrare la fusione dei due comuni che qualche anno fa ha realizzato un'amministrazione diffusa, formando la terza città della Calabria per estensione e numero di abitanti, il festival ha avuto al centro del dibattito e della proposta culturale l'identità dei luoghi, tra il dinamismo delle comunità e la controversa difesa delle "piccole patrie".

Dopo il debutto del 9 con il concerto di Voltarelli, applaudito a lungo, introdotto dal critico musicale John Vignola e accompagnato dall'italo-canadese Marco Calliari, la sera di sabato ha visto Napoli e la sua periferia - intesa come epicentro e riferimento di una nuova visione del Mezzogiorno e del Mediterraneo - al centro dell'offerta: il concerto degli 'A67, il reading poetico all'interno dell'esibizione del gruppo napoletano (fresco di premio Tenco) di Peppe Lanzetta e il live painting dell'artista e regista teatrale Luisa Corcione ha fatto da detonatore a una possibilità di aggregazione attorno alla produzione d'autore. Anche a sud di Roma, perché no.

Stessa storia per l'ultima sera: dopo un colloquio condotto dalla giornalista di Radio 3 Sara Sanzi, sul palco di Corigliano, scelto quest'anno in nome dell'alternanza dato che nel 2021 si era partiti da Rossano, sono saliti due cantautori come il friulano Davide Toffolo, leader dei Tre allegri ragazzi morti e fumettista di rilievo internazionale, in primavera master del Comicon, ed Erica Mou, chanteuse pugliese, carismatica personalità che ha incendiato la piazza; la Corcione ha dipinto lasciandosi ispirare da "Animals", il brano della Mou su una donna circondata da uomini in una discoteca. Il finale con Voltarelli e Toffolo, impegnato anche a raccontare un suo volume di fumetti su Pasolini, sulle note di "La casa in riva al mare" di Lucio Dalla, ha suggellato l'incontro tra anime di vari punti d'Italia come dedica a uno sguardo lungo, alla stregua della sera di sabato che aveva visto gli spettatori danzare su una nuova versione degli 'A67 di "Don Raffae'" di Fabrizio De André. Musica e arte di calibro nei centri di un Sud di margine? Si può fare.

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Il Mattino