«La partita» su Netflix e in onda su Rai4: il calcio come metafora dell’Italia tra debolezze e contraddizioni

«La partita» su Netflix e in onda su Rai4: il calcio come metafora dell’Italia tra debolezze e contraddizioni
Tra l’erba incolta e i capannoni industriali, in un campo di calcio alla periferia di Roma, due squadre di ragazzini si affrontano in una battaglia senza esclusione di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tra l’erba incolta e i capannoni industriali, in un campo di calcio alla periferia di Roma, due squadre di ragazzini si affrontano in una battaglia senza esclusione di colpi. Domenica 20 settembre alle ore 21,20 andrà in onda su Rai4 “La partita” di Francesco Carnesecchi con Francesco Pannofino, Alberto Di Stasio, Gabriele Fiore, Giorgio Colangeli e Stefano Ambrogi.


Prodotto da Andrette Lo Conte per Freak Factory con Wrong Way Pictures, arriva in televisione dopo una uscita al cinema stoppata dall’emergenza sanitaria. È attualmente disponibile su Netflix, doppiato e sottotitolato in tutto il mondo, conquistando la top ten dei più visti la prima settimana di programmazione in Italia. 

«La Partita è un film che ci porta dritti nel cuore di Roma e dell’Italia, inquadrandone debolezze e contraddizioni. La passione totalizzante per il calcio è l’angolo attraverso il quale vengono messi in prospettiva tutti i personaggi. A metà strada tra una fede e una droga, il campo da calcio è il luogo attorno a cui si radunano una serie di personaggi tutti, in un modo o nell’altro, dipendenti dal pallone. Perché il calcio non è mai solo un gioco» spiega il regista Carnesecchi.  

Sinossi. Sul campo da calcio non si decide solo il destino del campionato, ma la vita di coloro che vogliono dare una svolta alla propria esistenza. Chi per soldi come Italo (Alberto Di Stasio), il presidente dello “Sporting” che ha scommesso tutto quello che ha sul risultato – chi per onore, come mister Bulla (Francesco Pannofino), l’allenatore che non ha mai vinto niente – e chi per seguire un sogno, come Antonio (Gabriele Fiore), il capitano della squadra che vuole diventare un calciatore. Mentre fuori dal campo il mondo continua a vivere, a morire e ad essere pieno di contraddizioni, durante la partita il tempo si ferma perché quello è il momento più importante di sempre...  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino