“Le notti di cartone”, una canzone per i senzatetto: la vita dei clochard nel pezzo di Cosimo Merolla

«È un brano ricco di significato su un tema attuale e purtroppo sempre più indifferente a molti»

“Le notti di cartone”, una canzone per i senzatetto
Si chiama “Notti di cartone” l’ultimo singolo scritto da Cosimo Merolla – in arte “Cosimo Livello Alto” – e interpretato dallo...

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Si chiama “Notti di cartone” l’ultimo singolo scritto da Cosimo Merolla – in arte “Cosimo Livello Alto” – e interpretato dallo stesso cantautore e dal cantante partenopeo Nello Amato. Già online e su tutti i digital store, il pezzo denuncia l'indifferenza metropolitana e del mondo della musica per i senzatetto e per le tematiche sociali in generale. In esso c'è tutta la tenerezza per la vita sfortunata e dura dei clochard.

«Durante il periodo pandemico mi sono avvicinato al mondo dei clochard, ho cercato di dare loro una mano - racconta Cosimo Merolla - Terminata l’emergenza ho continuato a prodigarmi per loro, ma sentivo di dover fare qualcosa in più: ho notato che sono pochi gli artisti che hanno dedicato un brano ai senzatetto. Lo ha fatto Fabio Concato con la canzone “Il barbone”, Jannacci con “El purtava i scarp del tennis” e il grande Phil Collins con “Another Day In Paradise”. Nel panorama neomelodico non c’è nessuna canzone che descrive la vita dei senza fissa dimora». Nello Amato ha poi aggiunto: «È un brano ricco di significato. Quello dei senzatetto è un argomento importante, attuale e purtroppo sempre più indifferente a molti». 

Cosimo Livello Alto, si ricorda, ha scritto e cantato con Francesco Merola il brano “Napule nun cagnà”, un testo che racconta le quattro giornate di Napoli che rappresenta a pieno la città genuina che rischia di scomparire a causa dei pregiudizi, e che invece bisogna ritrovare. 

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Il Mattino