Cohen è morto lunedì: ieri i funerali nella sinagoga di Montreal

Cohen è morto lunedì: ieri i funerali nella sinagoga di Montreal
Leonard Cohen se n'è andato con l'eleganza con cui è vissuto. La notizia della sua scomparsa è stata data ieri, in Italia era tarda serata, prima ai...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Leonard Cohen se n'è andato con l'eleganza con cui è vissuto. La notizia della sua scomparsa è stata data ieri, in Italia era tarda serata, prima ai suoi amici e collaboratori, poi al mondo in piena notte, con gli annunci on line. Ma il grande cantautore canadese, spiega il sito Cohencentric devoto al culto dell'uomo di «Suzanne», in realtà è morto lunedì 7 novembre e ieri, prima che la notizia diventasse di pubblico dominio, si è svolto un funerale, anzi un «memorial service», alla Shaar Hashomayim Synagogue di Montreal, la congregazione a cui il cantautore e la sua famiglia appartenevano e per cui il bisnonno di Leonard, Lazarus Cohen, e il nonno, Lyon Cohen, hanno servito come presidenti. Non a caso quando il canadese errante nel brano che dà il titolo al suo ultimo album-capolavoro, «You want it darker» cantava: «Sono pronto, Signore», annunciando al mondo e in musica la consapevolezza di un imminente trapasso, gli rispondeva melodioso Gideon Zelermyer, il cantore della sinagoga, accompagnato dall'intero coro.

La casa dell'artista a Montreal, intanto, è diventata centro di pellegrinaggi, con fans che lasciano rose, candele, bigliettini e bottiglie di whisky. Sulla porta di ingresso una scritta: «Hallelujah». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino