Liberato nel carcere di Poggioreale: «Nessuno vi dimentica»

Quaranta minuti di show per i tossicodipenti in carcere

Liberato in piazza del Plebiscito, 2023
Quaranta minuti, nel cortile della chiesa del carcere di Poggioreale. Da «Guaglio'» a «Tu t'è scurdato 'e me»: Liberato, dopo...

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Quaranta minuti, nel cortile della chiesa del carcere di Poggioreale. Da «Guaglio'» a «Tu t'è scurdato 'e me»: Liberato, dopo i tre show sold ount in piazza del Plebiscito per 70.000 persone, ha concluso le sue quattro giornate di Napoli nel carcere, stamattina, festa di San Gennaro, patrono della città e suo onomastico, se davvero sotto il cappuccio e la visiera si dovesse nascondere, come si dice, il producer Gennaro Nocerino. 

Un miniset, con un saluto ai tossicodipendenti dell'istituto penitenziario a cui è stato regalato lo show: «Uè Poggioreale, Chiste è per te. Sulo per te, ammore». E poi, tra un pezzo e l'altro del miniconcerto in cui il cantante misterioso è stato accompagnato dal suo trio (percussioni, tastiere e chitarra): «Nisciuno si scorda 'e vuje, comme cazzo siete belli». In platea un centinaio di detenuti dei padiglione Roma, Firenze e Genova, che forse, data anche l'età non giovanissima, non conoscevano le parole di tutte le canzoni in programma, ma hanno gradito e ballato, urlando un paio di volte in coro: «Liberato, Liberato, Liberato», ma anche un più universale «Libero, libero, libero».

Ad accogliere il cantante il direttore del carcere Carlo Berdini, il provveditore campano alle carceri Lucia Castellano, Marinella Scala, responsabile del progetto Quarto Piano, che ha invitato il divo senza volto. In prima fila il garante dei detenuti, Samuele Ciambriello.

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Il Mattino