Lino D'Angiò mattatore a Napoli: «E lo scrittore Giovanni De Maurizio incontrò il commissario Riccardi»

spettacolo è scritto in coppia con Luciano Medusa ed è prodotto da Musicaèspettacolo

Lino D'Angiò
Mescola parodia e giallo l'ultimo spettacolo di Lino D'Angiò, che abbandona il prediletto territorio dello show e si cimenta nella commedia teatrale. È la...

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Mescola parodia e giallo l'ultimo spettacolo di Lino D'Angiò, che abbandona il prediletto territorio dello show e si cimenta nella commedia teatrale. È la sua prima volta in questo settore da regista e autore. Il clima che si respira in «Già l'ho visto!», il lavoro in scena da stasera al Bracco (repliche fino al 26 febbraio e poi dal 3 al 5 marzo), si intuisce fin dai nomi dei personaggi protagonisti: il giallista Giovanni De Maurizio, il portiere dello stabile Alighiero Franzese, il commissario Riccardi. Per vedere un Lino D'Angiò in un ruolo da attore bisogna tornare al 1999 quando assieme a Alan De Luca girò «Non lo sappiamo ancora», o all'inizio degli anni 2000 quando recitò in «Il medico dei pazzi» con Mario Scarpetta.

Lo spettacolo è scritto in coppia con Luciano Medusa, prodotto da Musicaèspettacolo e nel cast ci sono un attore esperto, Franco Pinelli e il figlio Domenico, visto in tv nel ruolo di Peppino De Filippo nel film «I fratelli De Filippo» di Sergio Rubini: «Lo feci esordire a 10 anni in un mio programma che si chiamava "Bell & poque" e oggi con gran piacere lo ritrovo attore di rango», ricorda D'Angiò. Completano il cast una caratterista navigata come Tina Scatola, Mariangela Rinaldi, Tommaso Tuccillo.  

«Mentre prosegue il tour con Alan De Luca e Amedeo Colella di Lezioni di napoletanità, ho scelto di sperimentare nuove strade, per ampliare un po' il raggio d'azione. E quindi ho ideato un lavoro in cui all'interno del giallo, genere di cui sono appassionato da sempre, faccio intervenire alcuni personaggi che amo imitare: Vincenzo De Luca, Aurelio De Laurentiis, Maurizio Costanzo, Toni Servillo, Nino D'Angelo, Gigione, alcuni dal vivo, altri in video. Poi ci sono citazioni varie: dagli sketch di Totò e Peppino a Il medico dei pazzi, fino addirittura a Sei personaggi in cerca d'autore, pur con tutta la cautela e la riverenza possibile», assicura D'Angiò. 

Si racconta dello scrittore Giovanni De Maurizio che è alle prese con un nuovo giallo. «Al centro della trama c'è Marco, giovane ma già indebitato con il boss Don Antonio. Lui fa credere ai suoi genitori, che vivono in campagna, di essere inserito in ottimi ambienti lavorativi per farsi mandare soldi. L'arrivo dei genitori nella sua casa di Napoli sarà l'occasione per procurarsi il denaro: con l'aiuto di Alighiero, il portiere dello stabile appassionato di imitazioni e travestimenti, il giovane metterà in scena un piano per dimostrare ai suoi genitori di avere conoscenze importanti e così farsi saldare il debito.

Tutto sembra filare liscio, finché la scoperta di un omicidio porterà il commissario Riccardi nell'appartamento per cercare l'assassino e risolvere il caso. Il finale, come ogni giallo che si rispetti, è a sorpresa. L'ambientazione è l'interno di una casa napoletana con una finestra che all'occorrenza diventa schermo dove intervengono i vari personaggi celebri tirati in ballo». 

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Il Mattino