Lino Di Nuzzo dal Casertano alla corte di Don Matteo

Lino Di Nuzzo con Maria Sole Pollio in una scena della fiction Don Matteo
Il pubblico televisivo italiano si sta affezionando puntata dopo puntata a Jordy; i telespettatori maddalonesi e di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, hanno invece...

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Il pubblico televisivo italiano si sta affezionando puntata dopo puntata a Jordy; i telespettatori maddalonesi e di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, hanno invece riconosciuto Lino Di Nuzzo. 


Il giovane attore casertano, all'anagrafe Pasquale, vive la sua seconda seppur giovane vita professionale italiana. 
Tutto nasce alla scuola di “Amici”, l'accademia di Maria De Filippi, dove da ballerino si ferma ad un passo dalla finale nelle dodicesima edizione, vinta poi dalla sua compagna di squadra Emma Marrone. Il ballo lo porterà anche a vivere l'esperienza di Raiuno con “Forte Forte Forte” condotto da Raffaella Carrà. Poi come spesso capita ai partecipanti dei talent show, scompare dalle scene italiane, dove comunque fa un'apparizione a “Che Dio mi aiuti 3", fiction di successo con Elena Sofia Ricci; ma ormai Lino è proiettato nella recitazione, che gli dona subito tanta popolarità, soprattutto in Sud America. Viene, infatti, ingaggiato dalla Disney e nel maggio del 2016 è al cinema con “Tini - la nuova vita di Violetta”. Il successo sul grande schermo anticipa quello della fiction conosciuta in tutto il globo. Per due anni dal 2017 al 2018, Di Nuzzo è tra i protagonisti della serie ti “Soy Luna”.
E proprio mentre era in Argentina arriva la chiamata dall'Italia.



«Era novembre 2018 - ricorda Di Nuzzo - mi trovavo ancora in Argentina e mancavano due settimane per il mio ritorno in Italia, quando mi parlano del provino; ma era un provino di persona e io ovviamente non potevo esserci. Quando già mi prende il rammarico, perché volevo questo ruolo a tutti i costi, mi chiesero comunque di inviare un video casting. Mandai il video e superai quella fase. Ovviamente tornato in Italia lo feci anche di persona». Ricorda così le fasi immediatamente prima dell'ingresso nella squadra di una delle fiction più amate dagli Italiani, a vent'anni dalla prima puntata di Don Matteo. 
«Quando poi il mio agente mi disse che ero stato scelto io - racconta ancora emozionato - lo shock fu talmente tanto che rimasi impietrito, senza né gioire e né piangere. Fui talmente in blocco che perfino quando chiamai mia madre per dirle che l'avevo superato, lei non riusciva a credermi, visto con non trasparivo alcuna emozione, tanto ero pieno di tensione emotiva».
Il ruolo di Jordy è stato molto impegnativo. «Quella di Jordy - continua Di Nuzzo - è una storia molto delicata. Jordy non è un ragazzo alla moda; ha origini umile e viene dalla campagna. Anche per questo viene costantemente bullizzato a scuola dai compagni. È solo; solo con la danza, che lo aiuterà molto insieme a Sofia (Maria Sole Pollio, ndr) dalla cui relazione ricevera energia per superare tante difficoltà».
Don Matteo è l'opportunità di Lino Di Nuzzo per mostrarsi al grande pubblico italiano accanto ad un cast straordinario e Terence Hill, leggenda vivente del cinema italiano.

«Sono cresciuto coi suoi film - conclude Di Nuzzo - ma da Terence c'è da imparare in ogni momento della giornata. Un divo che non vuole essere divo. Ricordo che alla presentazione non voleva nemmeno mettersi al centro per le foto. Ho appreso tanto da lui e continuerò a farlo ancora». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino