«Chiuderemo quando mi porteranno via di peso da qui». Non usa mezzi termini Luca Barbareschi, direttore del teatro Eliseo incontrando i giornalisti. Barbareschi ha...
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«Non mi spiego perché, malgrado il gioco di squadra vincente, il teatro abbia suscitato così tanta invidia sociale da volerlo far morire. Forse perché è l'unico caso italiano il cui direttore non è di nomina politica: un peccato mortale», aggiunge.
Barbareschi si rivolge anche al Campidoglio. «Tutti si dicono dispiaciuti, ma la Raggi non ha mai risposto al telefono, Bergamo dice che non può perché c'è la magistratura, ma non so cosa vuol dire. Se chiude il teatro, se chiudono i teatri muore la cultura, c'è la galera. Sono stufo di vedere persone che dicono una cosa e poi ne fanno altre». E poi: «Chi è stato in quella stanza e ha bocciato quell'emendamento, non potrà più parlare di cultura.
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Il Mattino