Morta Luciana Novaro, l'étoile che scoprì Carla Fracci: lutto nel mondo della danza

Nel giorno della scomparsa dell'étoile Carla Fracci, arriva la triste notizia della morte, avvenuta il 26 maggio, di colei che per prima l’ha scoperta:...

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Nel giorno della scomparsa dell'étoile Carla Fracciarriva la triste notizia della morte, avvenuta il 26 maggio, di colei che per prima l’ha scoperta: Luciana Novaro, una delle più talentuose ballerine della Scala di Milano, dal 1941 al 1956, e coreografa che l’Italia abbia mai avuto. Vedova del giornalista Nino Nutrizio, Luciana, aveva compiuto 98 anni pochi mesi fa e anche lei, come Carla, lottava contro una malattia. Ad annunciare la sua dipartita è stata la figlia Cristina Nutrizio, nota autrice televisiva. 

«Alla Scala - spiegano dal teatro -Luciana Novaro ha interpretato tantissimi ruoli, legando il suo nome a memorabili interpretazioni di balletti di Massine: nel 1947 Boléro la rivelò per l'energia delle sue danze di carattere e specialista delle danze spagnole. Massine nel 1950 scelse Luciana Novaro per il debutto scaligero della sua Sagra della primavera, e con lei danzò Capriccio Spagnolo; esecuzioni memorabili come il Tricorno, Dafni e Chloe di Fokine allestita da Lifar nel 1948 e danzata proprio accanto a Serge Lifar, Gaitè parisienne (Massine), l'Amore Stregone di de Falla, El amor brujo, di Antonio, di cui è stata la prima partner non spagnola. E ancora Balanchine e Pistoni». Dal 1962 al 1964 ha diretto il corpo di ballo della Scala, e da allora ha firmato coreografie e regie d'opera. Sua la coreografia di Sebastian di Gian Carlo Menotti nel 1956, creata per una nuova stella: Carla Fracci, ma sue anche le coreografie di Traviata con Maria Callas, regia di Luchino Visconti, la collaborazione con Stravinskij per la revisione del soggetto di Jeu de cartes e con Massine che coreografò Fantasmi al Grand Hotel da una idea di Luciana Novaro frutto della sua collaborazione con Dino Buzzati e Luciano Chailly.

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Il Mattino