Lucio Dalla: e sono cinque. Era il 1 marzo 2012. Sembra ieri quando da Montreux arriva la notizia inaspettata della sua scomparsa. Lo avevamo visto da poco sul palco...
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"Attenti al lupo", "Piazza Grande", "Caruso". E ancora, "4/3/1943", "La notte dei miracoli", "Il gigante e la bambina". Solo per fare qualche esempio. Canzoni che non hanno una fine.
Perché Dalla era Dalla. Il suo essere artista. Il suo essere persona. Il suo eclettismo musicale. La sua Bologna. I duetti: con Michel Petrucciani e Ray Charles, il primo Pavarotti & Friends, con la Doctor Dixie Jazz Band. E poi i premi: dai David di Donatello ai Nastro d'Argento, passando la denominazione in condivisione con De Gregori dell'asteroide 6114 Dalla-Degregori. Alla laurea Honoris causa. E a tanto altro. Per una vita costellata di successi. Per commemorarlo, tra le varie iniziative, le porte della sua casa di Bologna saranno aperte. Il 2, 3, e 4 marzo, percorsi tematici attraverseranno i suoi luoghi. E tra le vie della città, amici di Lucio, giornalisti saranno guide d’eccezione per rivivere la sua carriera.
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Il Mattino