10 maggio orfano di Diego: maratona Maradona sul Il Mattino.it

Poche immagini di repertorio, in campo e non, ma tanti ricordi, omaggi, dediche e, soprattutto, canzoni. C'è chi racconta di quei due ragazzi che si fermano ad...

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Poche immagini di repertorio, in campo e non, ma tanti ricordi, omaggi, dediche e, soprattutto, canzoni. C'è chi racconta di quei due ragazzi che si fermano ad osservare i due murales dedicati da Jorit (c'è anche lui tra i protagonisti) a Maradona e Che Guevara: «Chi è quello vicino a Diego?», chiede uno, e l'altro: «Quello che Diego teneva tatuato addosso». Ci sono gli Stadio che risuonano appositamente dal vivo «Doma il mare il mare doma» su versi del grande poeta Roberto Roversi. E Edoardo Bennato blues più che mai sulle note di «È asciuto pazzo o padrone». E decine di altre dediche in musica, dirette e non, a D10s. Già, perché oggi è 10 maggio, il primo 10 maggio senza el Pibe de Oro, il primo anniversario del primo scudetto del Napoli senza «l'inventore» di quel trionfo.

Nasce così «El tango infinito», 150 minuti e passa di maratona maradoniana che potrete seguire stasera, alle 21, sul sito de «Il Mattino» e sulla nostra pagina Facebook: in esclusiva e gratuitamente. Tutto nasce da un'idea di Andrea Parodi, 45 anni, cantautore e promoter di Cantù, costretto dalla pandemia a pensare a edizioni on line per il suo «Festival Storie di cortile»: firmando la direzione artistica con Federico Vacalebre ha chiamato a raccolta un mucchio selvaggio di maradoniani doc. Oltre quaranta tra intellettuali, calciatori, cantautori, jazzisti, attori, registi, ristoratori, giornalisti...

Assoli, canzoni, amarcord, inediti assoluti. Maradona nel presepe e Maradona per le strade di Napoli. Maradona sul campo e non solo con i vecchi compagni Corradini, Renica, Carnevale. Maradona padre con Diego junior. Maradona militante (ci sono i Gang con il sax di Daniele Sepe in «Comandante», ma anche gli Alieni, ovvero Sergio Maglietta dei Bisca con Emilia Zamuner). Maradona raccontato da chi l'ha seguito da sempre, come Francesco De Luca, che ne ha raccontato le gesta al San Paolo che oggi porta il nome dell'argentino. Maradona che ha convinto persino inglesi come il songwriter James Maddock che, incurante di quel gol di mano, per lui ha scritto una canzone, intitolata semplicemente «Maradona». 

E, ancora, i suoni maradoniani di Francesco Baccini, Raiz, Alberto Fortis, Nello Daniele, Joe Barbieri, Dario Sansone, Ferruccio Spinetti, Marco Zurzolo, Valerio Jovine, la sensuale Claudia Megrè, Diego Moreno, lo stesso Andrea Parodi, tutti dal vivo, naturalmente. E i contributi da tifosi, anzi da devoti, di Jorit, Massimo Ranieri, Clementino, Maurizio De Giovanni, Alessandro Siani, Marisa Laurito, Patrizio Rispo, Tony Laudadio...

E le foto al campo paradiso di Sergio Siano, allora reporter alle prime armi: con De Luca e Vacalebre è la voce di dentro de «Il Mattino», il quotidiano che quella storia, questa storia, ha raccontato in tutte le sfaccettature possibili, sino a sentire adesso il bisogno di questo speciale che è anche un esorcismo, perché il 10 maggio, giorno di festa per i tifosi veraci, non sia velato troppo dall'assenza-assedio dell'eroe di quel giorno. E di tanti altri giorni indimenticabili, altri tanghi infiniti. Li balleremo tutti, sempre.

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Il Mattino