Gli sceneggiatori di «Mare fuori 4» protestano: ignorato il nostro lavoro

Associazioni di categoria stigmatizzano il lancio della serie: noi non coinvolti

Il lancio in grande stile, mercoledì scorso al centro Rai di Napoli, della quarta serie di «Mare fuori» ha conquistato grandi spazi massmediatici nazionali...

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Il lancio in grande stile, mercoledì scorso al centro Rai di Napoli, della quarta serie di «Mare fuori» ha conquistato grandi spazi massmediatici nazionali alla serie. E continua a fare notizia, ma per un motivo diverso, una protesta degli sceneggiatori che vedono poco valorizzato il loro lavoro.

Un comunicato stampa congiunto di associazioni di categoria come la Writers Guild Italia e Centoautori sottolinea: «L’evento ha giustamente richiamato l’attenzione tanto dei media quanto dei fan e riacceso l’interesse verso lo sviluppo di una storia che certamente deve il suo successo in buona parte anche ai suoi creatori e sceneggiatori, i quali purtroppo però non hanno trovato spazio sul palco degli ospiti presenti in sala alla conferenza stampa. Se da un lato è innegabile che tanto il regista quanto gli interpreti rappresentano l’immagine stessa della serie e ne incarnano le emozioni da essa veicolate, è altrettanto vero che gli autori e gli sceneggiatori che l’hanno creata e continuano a farla crescere sono i veri custodi di quei personaggi e di quelle storie verso cui l’interesse della stampa e del pubblico è rivolto. Alla luce di ciò e di quanto accaduto in occasione della presentazione della quarta stagione, WGI e 100autori intendono manifestare il loro disappunto rispetto alla mancanza di attenzione riservata agli sceneggiatori in questa, come in numerose altre occasioni». Brucia la presenza tra i relatori della presentazione alla stampa di qualcuno in rappresentanza degli sceneggiatori.

A lanciare la serie da Rai Fiction e Picomedia erano presenti sul palco la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, la direttrice di RaiPlay Elena Capparelli, il regista Ivan Silvestrini e parte del cast artistico. «Gli autori della serie erano invece relegati in platea e gli sceneggiatori addirittura assenti, cosa che sembra quasi negare la centralità e l'importanza della scrittura nella serialità televisiva ormai riconosciuta in tutto il mondo», viene denunciato: «La scrittura rappresenta il momento fondamentale di un prodotto di successo», dicono i dirigenti ti WGI e 100autori, «eppure il suo valore sembra evaporare all'improvviso nelle conferenze di presentazione alla stampa, nelle quali esistono solo i registi e gli attori. Lo sciopero degli sceneggiatori recentemente conclusosi negli Usa ha insegnato anche al pubblico globale quanto queste figure siano indispensabili alla creazione di un prodotto audiovisivo di successo. Fatto non nuovo invece alla stampa e alla critica, che sempre più manifestano il proprio interesse verso il comparto creativo che WGI e 100autori rappresentano nel nostro Paese e verso il quale auspicano sia riservato in futuro un trattamento di maggiore riguardo».

 

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Il Mattino