Vincenzo Mollica da Fabio Fazio: «Con Camilleri ho condiviso l'inizio della mia cecità: mi diceva che avrei fatto sogni più vividi»

Il giornalista Rai ha raccontato il suo "viaggio" verso la cecità, l'amicizia con Camilleri e l'amore per la moglie Rosa Maria

Vincenzo Mollica ospite della puntata di Che tempo che fa. Il giornalista, 70enne, ha raccontato a Fabio Fazio della sua cecità: «Come sto? Diciamo che mi...

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Vincenzo Mollica ospite della puntata di Che tempo che fa. Il giornalista, 70enne, ha raccontato a Fabio Fazio della sua cecità: «Come sto? Diciamo che mi arrangio». Si autodefinisce: "Cronista impressionista e impressionabile" . Il giornalista ex Rai ha svelato al conduttore che: «Praticamente siamo a uno stadio che precede il rincog**onimento. Impressionista perché mi sono sempre piaciuti i pittori impressionisti. Impressionabile perché se non lo sei non puoi fare il giornalista, se non ti scuote un'emozione per quello che vedi. Tre cose mi sono state utili in questo mestiere: la curiosità, la passione e la fatica. Vorrei diventare come Mr. Magoo, il cartone animato che non vedeva niente e affrontava tutti i pericoli con una leggerezza assoluta. Io vorrei avere la luce dentro di me che aveva Mr. Magoo».

«Quando ci sono le giornate nere - sottolinea Mollica - basta avere un sorriso in tasca e io quel sorriso cerco di averlo sempre. Anche in queste giornate in cui non ci vedo, un sorriso di emergenza bisogna averlo. La memoria restituisce cose fantastiche». 

 

«Con Camilleri ho condiviso questo avvio verso la cecità. A un certo punto, un giorno mi disse, quando stavamo perdendo la vista tutti e due: "Vincenzino vieni che ti voglio abbracciare" e io "Andrea se ci incontriamo" (ride, ndr)"». Camilleri disse a Mollica che quando avrebbe perso la vista  i sogni sarebbero diventati più vividi. I colori sarebbero diventati più nitidi: «Mi disse che dopo aver perso la vista, tutti gli altri sensi tornavano in soccorso».

 

Vincenzo Mollica ha condiviso con gli spettatori come è nato quell'amore lungo 50 anni con Rosa Maria: "Sono debitore a Gaber. Quest'anno ho fatto 70 anni di vita, sono 50 anni che sto con mia moglie Rosa Maria e lo devo a Giorgio Gaber. Io avevo un vespino arancione, studiavo alla Cattolica dove studiava lei. Una sera c'era uno spettacolo di Gaber, ci andai con Rosa Maria e galeotto fu quel concerto. Ci siamo innamorati e da allora per 50 anni, non ci siamo più lasciati».

 

 

 

 


 

 

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Il Mattino