Addio a Dr. John leggenda di New Orleans

Dr John
Dr. John, una leggenda della musica di New Orleans, è morto ieri a 77 anni per un infarto. Era nato Malcolm John Rebennack junior e la sua città natale gli...

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Dr. John, una leggenda della musica di New Orleans, è morto ieri a 77 anni per un infarto. Era nato Malcolm John Rebennack junior e la sua città natale gli aveva regalato la possibilità di crescere al crocevia dove si incontravano jazz, rhythm'n'blues, rock and roll, blues, funk, zydeco, i suoni pellerossa del Mardi Gras e la cultura voodoo,  crogiuolo sincretista dalle radici afrocaraibiche.


La sua musica teneva tutto questo insieme, con la teatralità dei medicine show e, a volte, il contorno di costumi indiani. Inconfondibile nello stile lo era ancor di più nel suono ad alta gradazione del suo pianoforte, come anche della sua chitarra, svezzati nelle session giovanili con Professor Longhair, Papa Celestin, Dave Bartholomew, the Basin Street Six, Walter «Papoose» Nelson, Roy Montrell, Art Neville...

Si era raccontato in una biografia, «Under a hoodoo moon», vivace quanto la sua vita spericolata fatto anche di alcol, arresti, dipendenza da eroina. Nel 1965, prima ancora di trovare il nome d'arte di Dr. John, si fece chiamare «the Night Tripper», personaggio con cui dava ancora più spazio alla sua infatuazione per l'esoterismo vodoo. Come fanno il suo album d'esordio nel 1968, «Gris-Gris», in cui la dilagante psichedelia lava i panni nel fiume del Carnevale di New Orleans; e lavori successivi come la collezione di standard della sua città, «Dr. John’s gumbo»», del 1972, «Desitively Bonnaroo» (1974) e «City lights» (1979). o «City that care forgot», del 2008, la sua dolentissima riflessione post-uragano Katrina.

Puntuali, insieme con cinque Grammy Aawrds, giunsero collaborazioni illustri: era sul palco dell'ultimo valzer di The Band, intonando «Such a night» davanti alle cineprese di Martin Scorsese, è stato in sala di registrazione o sul palco al fianco di Franz Zappa, Rolling Stones, Neil Diamond, James Taylor e Carly Simon, Lou Reed, Leon Redbone, Van Morrison, Aretha Franklin, Christina Aguilera, B.B. King, Ringo Starr, The Black Keys, fino ad essere campionato da Beck’s e P.M. Dawn.

Il suo maggior successo resta «Right place wrong time» del 1973, che entrò nella top 20 statunitense, grazie anche al contributo di The Meters e alla produzione di Allen Toussaint, un altro dei simboli della Crescent City.

Il lutto nel mondo del rock per la sua scomparsa è condensato nel tweet di Ringo Starr: «Dio benedica il Dr John, pace e amore per tutta la sua famiglia. Amo il Dottore, la pace e l'amore». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino