Lutto nel mondo del cinema italiano. Addio al produttore e attore Gianni Minervini. Napoletano, classe 1928, Minervini, è morto a Roma...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nel 1991 vinse l'Oscar per il migliore film straniero con il film "Mediterraneo". Figlio del giornalista Roberto e fratello della scultrice Annamaria, nel 1976 Minervini ha fondato la Ama Film in società con Antonio e Pupi Avati. Minervini ha prodotto, tra gli altri, il film di Benigni "Berlinguer ti voglio bene" e i primi film di Gabriele Salvatores.
Pupi Avati dal cinema al libro
Come attore Minervini, tra l'altro, ha vestito i panni del ragazzo fiorentino che fa una sonora pernacchia ad Alberto Sordi nel film "Souvenir d'Italie".
All'Ara Pacis un giro nel West di Sergio Leone
Gianni Minervini è stato un «compagno di lavoro ideale», dice il regista Pupi Avati ricordando il produttore scomparso. «Abbiamo vissuto insieme, nella società di produzione, - continua Pupi Avati - anni bellissimi della nostra vicenda professionale e umana. Gianni è stato parte dell'Ama film dal 1976 al film "Gita scolastica" del 1983. Con una infinità di difficoltà abbiamo creato questa piccola società contro tutto e tutti, scoprendo la televisione che nessuno di noi aveva mai fatto. Abbiamo fatto tanti film assieme».
Chiara Ferragni, un premio a Hollywood. E lei si traveste da Harley Quinn
«Un produttore innovativo capace di prendere i suoi rischi» dice a sua volta Antonio Avati. «Sette anni di collaborazione con questo dinamico produttore da cui ho imparato molto anche perché allora ero più giovane - continua Antonio Avati - con lui abbiamo fatto film di Pupi come "La casa delle finestre" e soprattutto abbiamo prodotto il primo film di Roberto Benigni, "Berlinguer ti voglio bene" che ci aveva fatto assistere a un suo spettacolo, con noi due soli spettatori, al Teatro Alberichino di Roma. E pensare che la collaborazione con Gianni Minervini - conclude - era iniziata nel 1975 con un film sfortunatissimo come "Bordella" che fu anche sequestrato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino