Morto Piero Scaramucci, fondatore di Radio Popolare: aveva 82 anni

Morto Piero Scaramucci, fondatore di Radio Popolare: aveva 82 anni
Lutto per il giornalismo radiofonico italiano: è morto, all'età di 82 anni, Piero Scaramucci, fondatore di Radio Popolare. Scaramucci è morto questa...

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Lutto per il giornalismo radiofonico italiano: è morto, all'età di 82 anni, Piero Scaramucci, fondatore di Radio Popolare. Scaramucci è morto questa mattina alla clinica Humanitas di Milano, dove era ricoverato dalla metà di agosto.




A darne notizia è proprio Radio Popolare, con un post sul sito. Piero Scaramucci è stato l’elaboratore del progetto politico-editoriale che ha dato origine a Radio Popolare; è stato direttore nella primissima fase della vita della radio, che è tornato a dirigere nel 1992 restandone alla guida fino al 2002. I programmi di oggi del palinsesto saranno dedicati alla figura di Piero. E' quanto si legge sul sito dell'emittente radiofonica.

«Piero Scaramucci occupa un posto di tutto rilievo nella storia del nostro Paese», afferma in una nota stampa del presidente della cooperativa di Radio Popolare, Biagio Longo. «È stato e resterà un esempio eccelso di come si può essere giornalisti militanti per la democrazia, anche all'interno di situazioni drammatiche e di istituzioni autoritarie, spesso usate come alibi dietro cui nascondere la mancanza di coraggio», continua la nota.

Fin dagli anni sessanta, Scaramucci è stato un giornalista in prima linea che «controcorrente fu sprone verso una etica del giornalismo che fosse sempre ricerca della verità», prosegue Longo. «Resterai nei cuori delle migliaia di ascoltatori che sempre hanno stimato il tuo impegno e nel cuore delle centinaia di giornalisti della tua cara Radio Popolare e della Cooperativa dei lavoratori», conclude Longo.


A ricordare Scaramucci c'è anche Giuliano Pisapia, parlamentare europeo per il gruppo socialisti democratici che lo ricorda come «un uomo, che con la forza delle idee e del pensiero democratico e progressista, ha sempre cercato di essere una coscienza critica per l’intero Paese. Grazie al suo impegno Radio Popolare ha dato voce agli ultimi, ai senza voce e ai tanti mondi impegnati di Milano e non solo, dando un prezioso contributo alla crescita civica e civile del nostro Paese».
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Il Mattino