Occhi chiusi, immobilità totale e allucinazioni uditive e visive sono i sintomi che in molti hanno sperimentato durante il sonno. È la cosiddetta paralisi del sonno...
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Protagonista è una giovane infermiera, interpretata dalla sensuale Noemi Gherrero che, durante il turno di notte, al San Gennaro, si concede un riposino, spinta da una collega preoccupata della sua condizione di maternità. Incinta di due mesi e con la nausea che la perseguita, si abbandona al sonno quando improvvisamente apre gli occhi e si ritrova prigioniera del proprio corpo che le impedisce di muoversi e di urlare mentre, dall’ombra, si materializza qualcuno minaccioso. «Non ho mai provato questa sensazione, ma in tanti mi hanno raccontato che è terribile, pur duirando poco più di 20/30 secondi al massimo» spiega la giovane attrice, nel cast accanto a Nunzia Campanile (seconda infermiera) e Anna De Nitto (donna anziana): «Nel corto mi sveglio, o almeno così sembra, e mi rendo conto che non riesco a muovermi, il corpo non risponde e da qui scattano stati emotivi legati alla paura». Secondo alcuni studi pare che in quel dormiveglia il cervello elabori delle visioni uditive e visive, che prevedono la presenza di un intruso minaccioso: «Vedo materializzarsi una donna anziana che sembra una strega dei film horror», continua Noemi, che per il ruolo ha lavorato a lungo soprattutto sulla mimica facciale, per restituire al meglio le sensazioni della protagonista. «Non è stato semplice ma non è la prima volta che interpreto ruoli drammatici, e presto al cinema con un thriller mozzafiato»: sarà, infatti coprotagonista con Christopher Lambert e Monica Cruz di «Dark room», opera prima diretta da Vincenzo Franceschini. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino