CantaNapoli con "Passione": il tour del supergruppo parte con un trionfo da Jesi

Raiz e James Senese sul palco del palasport di Jesi
Inaugurazione con il botto, e in contemporanea con il 5 a zero del Napoli contro la Lazio, l'altra sera al palasport di Jesi per "Passione live", il concerto grosso tratto dal...

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Inaugurazione con il botto, e in contemporanea con il 5 a zero del Napoli contro la Lazio, l'altra sera al palasport di Jesi per "Passione live", il concerto grosso tratto dal film di John Turturro sulla canzone napoletana. Un trionfo senza se e senza ma, a chiusura di una kermesse fortemente partenopea per cast, ma che per la prima volta si è aperta a suoni "non colti". Una sfida premiata dal pubblico, grazie alla qualità dello spettacolo, carosello napoletano postmoderno tra classici di secoli fa e dell'altroieri, suoni melodici e ritmici, canti veraci e glocal.


In scena infatti, si sono succeduti, accompagnati dalla superband guidata da Gigi De Rienzo, Pietra Montecorvino, la tunisina di Napoli M'Barka Ben Taleb, Monica Pinto, Gennaro Cosmo Parlato, Raiz, James Senese, gli Almamegretta, gli Spakkaneapolis 55 più un ospite del calibro di Eugenio Bennato.

A parte la travolgente "Che il Mediterraneo sia" in cui l'ex fondatore di Nccp e Musica Nova ha voluto al suo fianco anche la sensuale Ben Taleb e la Pinto trascinando il pubblico al ballo, nella nuova tranche di concerti - prossimo appuntamento il 15 ottobre al Bellini di Napoli - spiccavano alcune gustose novità, come una "Fenesta vascia" cesellata con grazia camp da Cosmo Parlato, tornato tra gli applausi allo smoking ed al cerone del periodo "Markette"; la travolgente "'O sarracino" affidata a Raiz, Senese e lo stesso Parlato; l'intero blocco di omaggio al nero a metà aperto dal sassofonista amico con una "Chi tene 'o mare" con voce struggente, e poi proseguita con "Bella 'mbriana" (la Montecorvino), "Notte che se ne va" (Raiz e Senese), "Terra mia" (Parlato, Pinto e la Ben Taleb, sponda araba di un canzoniere orgoglioso delle sue radici mediterranee, come ha mostrato anche la traduzione di "'O sole mio").

Applausi per tutti, e un coro "Pino, Pino", sulle note finali collettive di "Napule è". Tra i brani più graditi "Vesuvio", "Luna rossa", "Nun te scurdà", "Maruzzella", "Campagna", l'arboriana-mattoniana "Sud" e lo splendido cocktail tra "Suddd" degli Alma e "Brigante se more" di Musica Nova.


Particolarmente gradita anche la novità narrativa dei testi che contestualizzano il concerto riportandolo all'incipit iniziale del film ("Ci sono luoghi dove vai una volta e poi c'è Napoli"): Federico Vacalebre, autore del concerto grosso nato da un'idea di John Turturro, li ha scritti ed affidati allo stesso Raiz. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino