Pino Daniele, è sempre Plebiscito: il grande evento del Mattino live dalle 19

Pino Daniele, è sempre Plebiscito: il grande evento del Mattino live dalle 19
Si dice che chi ama non dimentica. Ed è un atto d'amore e di memoria il docufilm che «Il Mattino» dedica a Pino Daniele, il suo supergruppo e i duecentomila...

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Si dice che chi ama non dimentica. Ed è un atto d'amore e di memoria il docufilm che «Il Mattino» dedica a Pino Daniele, il suo supergruppo e i duecentomila di piazza del Plebiscito nel quarantennale del più grande concerto napoletano di tutti i tempi. Federico Vacalebre, il giornalista che più di ogni altro ha seguito la carriera del Nero a Metà, dagli esordi all'ingrato compito di annunciarne, di notte, sul sito di questo quotidiano, la drammatica fine, ha messo in piedi un tributo che evita la retorica, che punta sulle foto di quella sera, mai viste così tante, e sulla scaletta di quella sera, festa di San Gennaro, come oggi, ma anche festa laicissima di una città che ritrovava voce, fiducia, orgoglio, cosa che manca oggi, probabilmente. 

«Il Plebiscito di Pino», questo è il titolo, raccoglie, in poco meno di due ore - che troverete on line su ilmattino.it oltre che sulle pagine social del nostro giornale, oggi, dalle 19 - contributi importanti ed emozionanti. Ci sono Tullio De Piscopo e Tony Esposito, che quel 19 settembre 1981 erano sul palco, insieme con Rino Zurzolo e Joe Amoruso - anch'essi scomparsi come l'uomo di «Je so' pazzo» - e ricostruiranno l'attesa della vigilia, la sorpresa di ritrovarsi davanti un popolo e non le poche migliaia di spettatori previsti, l'impossibilità di elaborare quel dato anche scesi dal palco. James Senese, che completava quel supergruppo verace, soffierà ancora una volta nel suo sassofono per ricordarci che «Chi tene o mare nun tene niente», che grande bellezza può far rima, e spesso succede, con grande bruttezza, schifezza, trasandatezza, insensatezza.

Poi verrà il momento di quello che più conta, la musica, con la scaletta di quella sera, ricostruita nello stesso ordine, quasi per intero: si inizia con Mario Biondi e Nello Daniele alle prese con «A me me piace o blues», e poi via passando per un gigantesco Enzo Avitabile, jazzisti del calibro di Archie Shepp e Paolo Fresu. E, ancora, Nino D'Angelo, Sal Da Vinci, Andrea Sannino, Dolcenera, Joe Barbieri, Bungaro, Nino Buonocore, Francesco Di Bella e i giovani Simona Boo, Roberto Colella, Flo, Gnut, Maldestro, Dario Sansone, Irene Scarpato... 

Altri contributi sonori arriveranno da Teresa De Sio, Marco Zurzolo, che quella notte fu spettatore privilegiato per applaudire il fratello Rino (che pure vedremo dal vivo, al fianco di un altro straordinario compagno di viaggio del Lazzaro Felice, Mel Collins), Clementino.

E ricordi, commenti, racconti arriveranno da Massimo Ranieri ed Alessandro Siani, da Renzo Arbore e Roberto Vecchioni, da Malika Ayane, J-Ax, Al Bano, Dodi Battaglia, Sergio Cammariere, Federico Salvatore...
Vacalebre punteggerà il tutto con il tono di un racconto di educazione sentimentale, sonora, artistica, politica. E chiuderà l'atto d'amore per l'Uomo in Blues con l'ultima videointervista, registrata nei camerini del teatro Mediterraneo appena un paio di mesi prima di quel tragico 4 gennaio 2015. Tre giorni dopo Pino Daniele tornò per l'ultima volta in piazza del Plebiscito.

Chi ama non dimentica. Ci vediamo alle 19 su ilmattino.it, o se preferite, sui social. 

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Il Mattino