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Chi c'era non lo ha certo dimenticato, chi non c'era può scoprire una piccola grande storia. Sono passati quarant'anni da quel 19 settembre 1981 in cui Pino Daniele si trovò, a sorpresa, davanti a duecentomila persone in piazza del Plebiscito, il cuore della sua Napoli, all'epoca parcheggio e non certo salotto buono. Domenica saranno passati quarant'anni da quel sogno di una notte di fine estate, «il più grande concerto partenopeo di tutti i tempi». Sarà San Gennaro ancora una volta e la nostalgia canaglia, l'assenza che diventa un assedio, ci ricorderà una volta di più che, dei magnifici protagonisti di quell'avventura, tre sono andati via troppo presto: il Nero a Metà, Rino Zurzolo e Joe Amoruso.
Quarant'anni che sembrano una vita. Una notte che ha segnato tante vite. «Il Mattino» racconterà quella notte, e questi 40 anni passati dall'esplosione, e successiva implosione, del neapolitan power, con un doppio omaggio, un doppio atto d'amore e devozione e ricordo, ideato da Federico Vacalebre, in piazza quella notte, e poi puntuale cronista delle mille storie pinodanieliane, sino al lancinante compito di dare, nella notte del 4 gennaio 2015, la notizia della sua morte sul sito di questo giornale.
Ma come si racconta un concerto mitologico di cui sono rimaste pochissime tracce audio e video, il cui anarchico successo è anche motivo delle difficoltà di testimoniarlo? Su carta - l'inserto gratuito uscirà, solo in Campania, proprio domenica 19 settembre - è in qualche modo più facile: ci sono James Senese, Tullio De Piscopo e Tony Esposito a ricordare l'adrenalina di fronte a quel mare di persone, ci sono i servizi fotografici e gli articoli che «Il Mattino» dedicò all'avvenimento, ci sono storie da recuperare, altri testimoni da far parlare.
E sul web? Il 19 settembre alle 19 «Il Plebiscito di Pino» ricostruirà quel concerto seguendone la scaletta. Artisti che vanno da Mario Biondi ad Enzo Avitabile, ma anche da Archie Shepp a Paolo Fresu, da Nello «fratello» Daniele a Dolcenera, da Nino D'Angelo a Raiz, per dirne solo alcuni, ricostruiranno la scaletta dello show, brano per brano, o quasi, tra session inedite e registrazioni live. A completare i suoni gli interventi, sorprendenti, di amici, colleghi, fan: Massimo Ranieri, Alessandro Siani, Clementino, J-Ax, Dodi Battaglia, Al Bano... Ma gli elenchi sono lunghi e le sorprese saranno tante.
Il Mattino