Pino Insegno: «Volevo fare il calciatore, ringrazio chi mi ha scaricato. Che fatica godere 9 ore senza motivo»

Pino Insegno: «Volevo fare il calciatore, ringrazio chi mi ha scaricato. Che fatica godere 9 ore senza motivo»
Pino Insegno si racconta a Verissimo, offrendo subito un importante spunto di riflessione: «Il cinema non ha tempi morti, si passa da un momento importante all'altro,...

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Pino Insegno si racconta a Verissimo, offrendo subito un importante spunto di riflessione: «Il cinema non ha tempi morti, si passa da un momento importante all'altro, senza quelle attività banali che contraddistinguono le nostre giornate. Avete mai visto Brad Pitt, in un film, andare in bagno e dire 'Scusate, devo fare un goccio d'acqua?'. La vita è saper valorizzare anche quei momenti meno importanti».

L'attore e doppiatore racconta i suoi inizi, in cui non aspirava certo a far parte del mondo dello spettacolo. «Già all'asilo le maestre mi avevano scoperto come narratore, ma come tanti ragazzi sognavo di sfondare nel mondo del calcio. Giocavo in Serie D, nel Banco di Roma, ma poi fui scaricato: ci rimasi malissimo ma non volevo darlo a vedere per non farci stare male anche mio padre» - spiega Pino Insegno - «Ringrazio però chi mi ha scaricato: mi ha dato l'opportunità di diventare attore e doppiatore. Con i miei amici de L'Allegra Brigata iniziammo a girare l'Italia con quei pochi soldi che avevamo, diventammo poi La Premiata Ditta. Da lì, poi, iniziai a fare il doppiatore: voglio spiegare chiaramente che, nel mondo dello spettacolo italiano, c'è una grande meritocrazia. Se vieni scartato, è perché al posto tuo è stato scelto sicuramente qualcuno più bravo di te, abbiamo dei grandissimi professionisti. Ho iniziato, come molti colleghi, doppiando i porno: è faticoso e imbarazzante godere e ansimare per nove ore senza un vero motivo».

Pino Insegno ha avuto quattro figli, tutti maschi: i primi due da Roberta Lanfranchi, gli ultimi due dalla seconda moglie Alessia Navarro. «Sono tutti doni grandissimi che ti fa la vita, abbiamo deciso di allargare la nostra famiglia. La fine del matrimonio con Roberta non è stata facile, soprattutto per i figli, ma siamo rimasti in ottimi rapporti e abbiamo la fortuna di avere due compagni intelligentissimi. Mi sentivo un po' in colpa con i figli, tendevo a viziarli e sbagliavo. Alessia mi ha aiutato a educarli nella maniera giusta» - racconta l'attore e doppiatore - «Ho provato a fare una femmina, mi sa che per avere una bambina dovrò noleggiarla. Oggi il mio figlio più grande ha 24 anni, il più piccolo due. Diventare nonno? Perché dire queste cose? Non dategli strane idee...».

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Il Mattino