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Pino Insegno si racconta a Verissimo, offrendo subito un importante spunto di riflessione: «Il cinema non ha tempi morti, si passa da un momento importante all'altro, senza quelle attività banali che contraddistinguono le nostre giornate. Avete mai visto Brad Pitt, in un film, andare in bagno e dire 'Scusate, devo fare un goccio d'acqua?'. La vita è saper valorizzare anche quei momenti meno importanti».
L'attore e doppiatore racconta i suoi inizi, in cui non aspirava certo a far parte del mondo dello spettacolo. «Già all'asilo le maestre mi avevano scoperto come narratore, ma come tanti ragazzi sognavo di sfondare nel mondo del calcio. Giocavo in Serie D, nel Banco di Roma, ma poi fui scaricato: ci rimasi malissimo ma non volevo darlo a vedere per non farci stare male anche mio padre» - spiega Pino Insegno - «Ringrazio però chi mi ha scaricato: mi ha dato l'opportunità di diventare attore e doppiatore.
Pino Insegno ha avuto quattro figli, tutti maschi: i primi due da Roberta Lanfranchi, gli ultimi due dalla seconda moglie Alessia Navarro. «Sono tutti doni grandissimi che ti fa la vita, abbiamo deciso di allargare la nostra famiglia. La fine del matrimonio con Roberta non è stata facile, soprattutto per i figli, ma siamo rimasti in ottimi rapporti e abbiamo la fortuna di avere due compagni intelligentissimi. Mi sentivo un po' in colpa con i figli, tendevo a viziarli e sbagliavo. Alessia mi ha aiutato a educarli nella maniera giusta» - racconta l'attore e doppiatore - «Ho provato a fare una femmina, mi sa che per avere una bambina dovrò noleggiarla. Oggi il mio figlio più grande ha 24 anni, il più piccolo due. Diventare nonno? Perché dire queste cose? Non dategli strane idee...».
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