Polvere di Napoli, Capuano e Sorrentino al cinema Troisi

Polvere di Napoli, Capuano e Sorrentino al cinema Troisi
Chi ha avuto modo di vedere "È stata la mano di Dio" all'ultima Mostra di Venezia, sa quanto importante sia stato, nella formazione del Premio Oscar...

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Chi ha avuto modo di vedere "È stata la mano di Dio" all'ultima Mostra di Venezia, sa quanto importante sia stato, nella formazione del Premio Oscar Paolo Sorrentino, un autore che, come dichiara lo stesso regista, «mi ha trasmesso la gioia di fare cinema».

Quell'autore è Antonio Capuano, e a lui - in attesa di programmare dal 24 novembre "È stata la mano di Dio" (prevendite disponibili da oggi su https://cinematroisi.it/), con uscita su Netflix il 15 dicembre - il Cinema Troisi vuole dedicare un omaggio, che si apre sabato 13 novembre, alle ore 16.30, con la proiezione di Polvere di Napoli (1998), alla presenza dello stesso Capuano e di Paolo Sorrentino, che di quel film fu co-sceneggiatore. L'omaggio proseguirà fino all'11 dicembre.

«È stata la mano di Dio» ha inoltre appena ricevuto tre candidature agli European Film Awards 2021 per miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura. Ex scenografo, nel 1991 Antonio Capuano irrompe nel panorama del cinema italiano con Vito e gli altri, primo «racconto crudele della giovinezza» cui seguiranno, negli anni, altri ritratti di giovani e giovanissimi, da Pianese Nunzio, 14 anni a maggio a La guerra di Mario. Un autore «pieno di rigore e di fervore, che al tempo stesso spaventa e attrae», così lo descrive il pressbook di "È stata la mano di Dio".

«Nel film - spiega Sorrentino - il dialogo con Capuano è una combinazione delle molte conversazioni che abbiamo avuto, non soltanto lavorando insieme, ma anche nel corso della nostra lunga amicizia. Riassume con precisione il tipo di essere umano che è Capuano — un individuo che amo e odio al tempo stesso, perché ha questo suo modo di provocarmi a disvelare me stesso, a essere completamente nudo sul piano emotivo e a rivelare quello che realmente sono. È bello e raro incontrare una persona come lui, ma implica anche un grosso sforzo per qualcuno come me». Sorrentino continua: «L'incontro con Capuano è una scossa. Capuano è una persona che non è mai rassicurante, non ama le chiacchiere insulse né i convenevoli. Si rivela decisivo nell'alimentare il coraggio, non soltanto di fare il cinema, ma di farlo con valore». Dopo Polvere di Napoli, l'omaggio ad Antonio Capuano, prosegue dal 21 novembre all'11 dicembre Pianese Nunzio, 14 anni a Maggio (21 novembre), Luna Rossa (28 novembre), La guerra di Mario (5 dicembre) e si conclude con l'ultima opera realizzata dal regista Il buco in testa (11 dicembre).

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Il Mattino