Per sempre Pooh. Tutto pronto questa sera al PalaSele per il gran finale di un tour di sei mesi sold out in giro per l'Italia, cominciato negli stadi e i 50 mila biglietti staccati a San Siro. Oltre tre ore di concerto. Oltre cinquanta canzoni (per l'esattezza 56, con sigla iniziale e finale). Sette anni fa avevano «adesso basta, la storia finisce qui». Ma si sa, gli addii reggono sempre fino alla prima crisi d’astinenza, e se a dividerli erano state in buona parte le ambizioni soliste di qualcuno, a rimetterli assieme ci hanno pensato proprio i fan, che non aspettavano altro. Così sia, e il candore di Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli (con l’aggiunta di Phil Mer alla batteria) è ancora quello dei debuttanti, e non degli ultrasettantenni super esperti che hanno ricamato un bel pezzo di musica popolare italiana. 

La scaletta si presenta così come un colossale greatest hits dal vivo che inizia con “Amici x sempre” e finisce con “Chi fermerà la musica” con in mezzo una raffica di pezzi che conosce chiunque: “Piccola Katy”, “Uomini soli”, “Pensiero”, “Dammi solo un minuto” e la colossale e progressiva “Parsifal”, nonché un tributo ai due poeti Valerio Negrini e Stefano D'Orazio. Nonostante la musica sia del tutto cambiata, l'affetto per i quattro non è mai mutato nel tempo, e in fondo che bello vedere questo karaoke intergenerazionale lungo più di mezzo secolo.