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Dalla carta stampata alla divulgazione culturale, dal premio per il Giubileo a quello per la generazione digitale-podcast: sono alcune delle categorie del Premio Biagio Agnes dedicato al giornalismo, l’informazione e la comunicazione, arrivato all’edizione n. 17 e dalla Fondazione Biagio Agnes in collaborazione con la Rai, nel nome di uno dei suoi storici dirigenti.
L’appuntamento con la cerimonia di premiazione, condotta da Mara Venier e Alberto Matano, è per venerdì 20 giugno a Roma, per la prima volta a Piazza di Spagna, e poi in onda martedì 1 luglio in seconda serata su Raiuno.
«Questo premio è la Cassazione dei premi giornalistici e letterari. Agnes è stato un grande manager e un mitico direttore generale della Rai. Credo che il suo principale merito sia stato di aver dato a tutti quelli che in azienda lavoravano l'orgoglio e la fierezza di appartenere alla Rai», ha sottolineato il presidente della giuria Gianni Letta.
Ogni anno il premio si rinnova nelle categorie, intercettando i protagonisti delle nuove dinamiche del racconto mediatico che si sono distinti per passione e talento, rigore e serietà.
A Fiorenza Sarzanini, vicedirettrice del «Corriere della Sera», va il riconoscimento per la carta stampata; ad Aldo Cazzullo, editorialista del «Corriere della Sera» e conduttore su La7 di «Una giornata particolare», quello per la divulgazione culturale; volto della Rai dal 1985 e conduttore del Sanremo dei record, quello per la tv; a Alessandra Ricciardi («Italia Oggi») quello per il giornalismo economico; a Alberto Puoti (RaiNews24) un premio speciale sul fronte del data journalism e le nuove frontiere del web. La trasmissione dell’anno è «Belve» di Francesca Fagnani (Raidue), la migliore fiction esca è la miniserie di Raiuno «Il conte di Montecristo», produzione internazionale e trionfo di ascolti, tratta dal capolavoro di Alexandre Dumas. Nel nome del Giubileo premiato Fabio Marchese Ragona, vaticanista del gruppo Mediaset e de «Il Giornale» che ha scritto con Papa Francesco la prima autobiografia del Pontefice Life - La mia storia nella storia. Il Premio Generazione Digitale–Podcast va a Martina Pennisi, vicecaporedattrice di «Corriere.it», Roberto Garofoli e Bernardo Giorgio Mattarella vincono tra i saggi con Governare le fragilità.
Simona Agnes «sta portando egregiamente avanti l’eredità di suo padre», e «lo farebbe ancora meglio se potesse svolgere le sue funzioni senza dover ricorrere a un facente funzioni, senza nulla togliere ad Antonio Marano».
Il Mattino