Pupo: «Mamma ha l'alzheimer, tra noi momenti difficili: a 12 anni la trovai a letto con un altro e lo dissi a mio padre»

Il racconto in lacrime del cantante toscano a Oggi è un altro giorno

Pupo: «Mia mamma ha l'alzheimer. A 12 anni la trovai a letto con un altro uomo e lo dissi a mio padre»
Pupo in lacrime durante la trasmissione "Oggi è un altro giorno" di Serena Bortone. Toccante il racconto che il cantante toscano ha fatto di sua mamma: è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Pupo in lacrime durante la trasmissione "Oggi è un altro giorno" di Serena Bortone. Toccante il racconto che il cantante toscano ha fatto di sua mamma: è infatti scoppiato a piangere nel ricordare alcuni momenti del loro rapporto oggi che lei lotta contro l'Alzheimer. Un rapporto molto forte, ma non per questo privo di momenti difficili.

 

 

Pupo e il racconto della mamma

Sempre parlando di sua mamma, infatti, il cantante ha rivelato di quando dodicenne trovò sua mamma con un altro uomo e di come poi decise di rivelare tutto a suo padre. «È successo un casino, è venuto fuori tutto, ma poi loro non si sono mai lasciati».

 

 

Gli aneddoti

Tra gli aneddoti di una vita di Pupo il racconto di quando rischiò la vita, trovandosi protagonista di una roulette russa che per fortuna finì bene. «Ero in Russia negli anni '70, feci uno sgarbo e arrivò un signore che mi portò fuori dalla baita dicendomi che aveva un regalo per me: tirò fuori una pistola, scaricò cinque proiettili, me li diede in mano e mi sparò alle gambe», spiega l'artista. Per fortuna il colpo andò a vuoto. «L'uomo mi gridò 'You lucky man, go away'. Ero terrorizzato, chiamai un taxi ma avevo i cinque proiettili in mano. Nel taxi, il mio amico fumava una sigaretta dietro l'altra, ogni sigaretta che fumava buttava via un proiettile dal finestrino».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino