«Rialziamo il sipario», contro l’agonia di cinema e teatri gli attori recitano per il Mattino

Rialziamo il sipario. Riapriamo i teatri e i cinema. Riaccendiamo, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, le luci nei luoghi della cultura e della bellezza. Lo chiede a...

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Rialziamo il sipario. Riapriamo i teatri e i cinema. Riaccendiamo, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, le luci nei luoghi della cultura e della bellezza. Lo chiede a gran voce il comparto dello spettacolo dal vivo che raccoglie migliaia di lavoratori, tra i più colpiti dalla pandemia, lo ha promesso il ministro Franceschini, con le dovute precauzioni e per i territori in fascia gialla, indicando nella data simbolica del 27 marzo, Giornata mondiale del teatro, il momento della tanto attesa ripartenza. Lo vuole il pubblico, privato per troppo tempo delle emozioni che solo uno spettacolo condiviso in una sala buia riesce a regalare, oltre i confini di una difficile quotidianità.

La cultura è un bene necessario, lo sappiamo, una fonte di energia rinnovabile per l'anima, un collante per la tenuta di una comunità messa così duramente alla prova da un'emergenza inimmaginabile fino a un anno fa. Abbiamo alle spalle mesi drammatici e ci aspettano ulteriori sacrifici. Ma in questo tempo sospeso delle nostre vite, i luoghi dell'arte non si sono fermati e hanno lavorato con professionalità per mettere a punto i protocolli del caso, con la sanificazione delle sale, gli ingressi contingentati, il distanziamento, l'obbligo della mascherina, i ticket on line. Certo, servono sostegni adeguati e garanzie di continuità per programmare una riapertura efficace. Ma, nel frattempo, tutto è pronto per accogliere in sicurezza gli attori sul palco, i tecnici dietro le quinte, gli spettatori in platea. Tutto è pronto per illuminare gli schermi con storie più grandi della vita. 

Tutto un mondo è pronto a ricominciare. E noi del «Mattino» siamo al suo fianco. Rialziamo il sipario. Ed è per questo che abbiamo chiesto ad alcuni protagonisti della scena italiana di dirlo con noi, qui, sul nostro sito, ringraziandoli dal profondo del cuore per la loro partecipazione e la vicinanza all'iniziativa. Cominciamo, allora, con Alessandro Preziosi, attore e regista di grande e raffinata sensibilità, che ha scelto di recitare un brano tratto da «L'arte della commedia» di Eduardo De Filippo. È un testo del 1964, ma sembra scritto oggi. 

 

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Il Mattino