OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
I Måneskin continuano a dividere. Dopo le dichiarazioni de I Cugini di Campagna sui presunti «abiti copiati» dalla rock band, Roby Facchinetti torna a parlare dei vincitori dell'Eurovision 2021 e stavolta le sue parole non sono così elogiative.
Se appena un anno fa il cantante li aveva salutati come «i nuovi Pooh», elogiandone la «grinta» e la «teatralità», adesso Facchinetti rivede il suo giudizio e dalle colonne di Libero esprime un giuzidio meno lusinghiero.
«I Måneskin sono molto bravi, però non credo che la band sarà in grado di durare 50 anni, come noi Pooh, e fare gli stessi numeri» ha detto il frontman, che nel 2016 hanno tagliato il mezzo secolo di carriera.
«Uso una metafora: è come se, dopo la vittoria di Sanremo, i Måneskin, avessero passato un casello autostradale – aveva detto l'anno scorso il cantante –. Bene, adesso l’autostrada è tutta loro. Non devono farsi prendere dal brivido della velocità, mantenere la giusta andatura, ogni tanto fermarsi per fare benzina, prendere un caffè all’autogrill e rimettersi in marcia più caricati. Si chiama sapersi gestire».
Durante l'intervista Roby Facchinetti ha anche ricordato la perdita di Valerio Negrini e la più recente morte di Stefano D'Orazio, escludendo la possibilità di una reunion della sua band: «Senza Stefano D’Orazio e Valerio Nwgrini non avrebbe senso».
Leggi l'articolo completo suIl Mattino