San Carlo, via con Cajkovskij e Valcuha, tornano Muti e Mehta

Juraj Valcuha
Apertura l’11 dicembre con “La Dama di Picche” di...

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Apertura l’11 dicembre con “La Dama di Picche” di Čajkovskij, con sul podio il direttore musicale del San Carlo Juraj Valčuha. Ma per i palati più tradizionali non mancano “Tosca”, “Norma”, “Aida”, “Carmen”, “Traviata” e il ritorno di “Puritani” nel cartellone della nuova stagione del San Carlo presentata nel foyer dalla sovrintendente Rosanna Purchia e dal direttore artistico Paolo Pinamonti. Presenti il governatore della Campania Vincenzo De Luca e il sindaco de Magistris che è presidente della Fondazione San Carlo. Tra i due non sono mancate scintille con De Luca che ha sollecitato ancora una volta un maggiore equilibrio tra i contributi al teatro di Comune e Regione e annunciato che la Camera di Commercio non abbandonerà il Lirico, come aveva minacciato. Continueranno anche i Concerti d'Impresa finanziati da una cordata di imprenditori locali, tra questi i ritorni a Napoli di Riccardo Muti con la Chicago Symphony e quello di Zubin Mehta con la Israel Philharmonic. Tra le novità una nuova opera di Ludovico Einaudi su libretto di Colm Toibin, “Winter Journey” realizzata dal San Carlo in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo. In locandina anche il mozartiano “Flauto Magico” e “L’amore delle tre melarance” di Sergej Prokof’ev. Mentre l'enfant terrible della regia Damiano Michieletto propone la sua “Vedova Allegra” e, per il Settecento napoletano, spazio a “La Serva Padrona” di Giovanni Paisiello nella orchestrazione di Respighi e “Il Maestro di Cappella” di Domenico Cimarosa. Tra i direttori da segnalare, oltre alla presenza costante di Valčuha anche nella Sinfonica, i nomi di Ferro, Daniele Gatti, e Ivan Fischer con la Budapest Festival Orchestra. Tra i solisti Cominati, Thibaudet, David Fray (con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini) e il soprano Joyce DiDonato. Per la danza, oltre al tradizionale “Schiaccianoci” attesi anche “Don Chisciotte”, “Cenerentola”, “Come un respiro/Bolero” di Bigonzetti e una nuova creazione di Juliano Nunes ispirata a Mozart.


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Il Mattino