Sanremo 2021, Amadeus e il post che fa infuriare: «Gli ignoranti parlano». Rivolta social: «Irrispettoso verso la gente che muore»

«L'ignorante afferma, il colto dubita, il saggio pensa». Con un post che cita Aristotele, e che sa tanto di frecciatina, Amadeus o forse sua moglie...

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«L'ignorante afferma, il colto dubita, il saggio pensa». Con un post che cita Aristotele, e che sa tanto di frecciatina, Amadeus o forse sua moglie Giovanna? (il profilo social è in comune) danno il buongiorno su Instagram ai loro fan dopo le polemiche di questi giorni sull'opportunità o meno di realizzare Sanremo con la presenza del pubblico in sala e la voce, sempre più insistente, che - se non ci saranno almeno i figuranti - il conduttore potrebbe dare forfait. Nonostante le perplessità espresse ieri dal ministro Franceschini che ha dichiarato «l'Ariston è un teatro come tutti gli altri e quindi il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno», Amadeus infatti non intende fare dietrofront: non condurrà il Festival davanti ad una sala vuota.  Ma la sua presa di posizione si sta rivelando un boomerang. Il Codacons è pronto a denunciare Amadeus e i componenti del CdA della Rai «se saranno adottate misure per lo svolgimento del Festival di Sanremo a danno della salute pubblica», e paventa la possibilità di una valanga di azioni risarcitorie da parte di cinema e teatri italiani. 

Gli attacchi social

Mentre sui social, e non solo, il conduttore è stato duramente attaccato. «Un saggio penserebbe che non è opportuno organizzare una manifestazione come Sanremo in un periodo di morti e restrizioni», scrive qualcuno. E ancora: «Sanremo non ci cambia la vita. Pensa a tutti quei lavoratori dello spettacolo senza lavoro da un anno, abbi rispetto senza pensare alle tue tasche». Nel mirino non c'è solo il cachet del conduttore ma anche la situazione dei teatri e dei cinema ormai chiusi da mesi in tutta Italia e delle centinaia di persone rimaste senza lavoro. «Se apre l'Ariston aprissero tutti i teatri», scrivono. E ancora: «Pensate solo ai vostri guadagni, del Covid non vi interessa nulla», mentre qualcuno gli consiglia: «Un po' di umiltà non guasterebbe. In questo periodo urge fare due passi indietro. Rimandalo se puoi, i sacrifici sono necessari per tutti». 

Le trasmissioni tv

Sulle storie il conduttore pubblica poi una foto che ritrae lo screenshot delle faq del Governo sulle trasmissioni televisive. Secondo Amadeus infatti Sanremo potrebbe tranquillamente essere considerato uno spettacolo tv. La domanda è: “Le trasmissioni televisive, in diretta o registrate, possono svolgersi in presenza di pubblico (comparse, figuranti, ospiti)?”. E la risposta è chiara: “Sì, in quanto alle trasmissioni televisive non si applica il divieto previsto per gli spettacoli, perché la presenza di pubblico in studio rappresenta soltanto un elemento ‘coreografico’ o comunque strettamente funzionale alla trasmissione”. “Deve essere comunque sempre garantito il rispetto delle prescrizioni sanitarie, nonché quelle in materia di distanziamento interpersonale sia tra il pubblico o gli ospiti, sia tra il personale artistico e il pubblico o gli ospiti medesimi”. “Qualora, per ragioni di produzione - si legge ancora - non fosse possibile garantire continuativamente la distanza interpersonale di almeno un metro tra il pubblico e il personale artistico, sarebbe in ogni caso obbligatorio indossare l amascherina. Per quanto concerne le modalità lavorative del personale artistico, si rinvia ai relativi protocolli professionali e alle relative interpretazione dei ministeri di settore”.

 

Duro anche  il consigliere di amministrazione della Rai Riccardo Laganà che sul suo profilo Facebook scrive: «Trovo del tutto irrispettoso nei confronti del CdA  far trapelare ipotesi o presunte minacce di lasciare la conduzione e direzione artistica del Festival di Sanremo 2021 proprio durante la riunione consiliare»«Le strutture Rai insieme alle istituzioni sanitarie e al Cts - ha aggiunto Laganà - stabiliranno la correttezza e la sicurezza rispetto modalità, presenza di pubblico, figuranti, navi e altre fantasie. Tutto solo nella esclusiva massima sicurezza per lavoratrici e lavoratori che da mesi lavorano per rendere grande e perfetto il festival di Sanremo. È tempo di un rispetto nei confronti del servizio pubblico da parte di collaboratori e rispettivi agenti. A ciascuno il suo». 

Gli artisti

Contrario alla presenza di figuranti pagati in sala è anche Riccardo Muti che in un'intervista a Repubblica spiega: «Ho parlato con il ministro Dario Franceschini e gli ho detto con chiarezza come la penso sulla questione dei figuranti: è abominevole».  «Ho scambiato con Franceschini quattro chiacchiere - afferma il maestro Muti - che si possono riassumere in tre punti fondamentali. Il primo è l'augurio che tutti noi possiamo uscire dalla pandemia, che il mondo della cultura possa ricominciare a fare le cose, che si potrebbe aprire al più presto i teatri al pubblico. Con le cautele del caso, naturalmente. Il secondo, è che la legge - come è scritto nei tribunali - è uguale per tutti. E se si chiude, devono chiudere tutti. Il terzo, sulla diatriba Sanremo e l'idea di usare figuranti pagati come pubblico per l'Ariston il mio giudizio è uno: è semplicemente una cosa abominevole. E, tra l'altro, potrebbe rappresentare un precedente gravissimo». 

«Il dibattito su Sanremo 2021, pubblico sì/no, figuranti sì/no , è stucchevole e irrispettoso nei confronti del pubblico, dei lavoratori di teatro e cinema che stanno morendo di fame per il Covid 19 e la sua mala gestione - scrive su Twitter l'attore e regista Ricky Tognazzi -  Basta! Possiamo per una stagione fare a meno di Sanremo». 

 

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Il Mattino