- Tutti gli articoli del sito, anche da app
- Approfondimenti e aggiornamenti live
- Le newsletter esclusive
OFFERTA SPECIALE
Con "Chiamo io chiami tu" Gaia ha aperto la 75esima edizione del festival di Sanremo, facendo ballare il pubblico presente all'Ariston con un brano pieno di ritmo che si annuncia già come un tormentone. Alla vigilia dell'inizio della kermesse canora, però, la cantante ha fatto parlare più per i suoi look che per la sua musica. Sul green carpet Gaia Gozzi è stata una delle artiste in gara più chiacchierate ma alle critiche e ai giudizi del pubblico lei non dà più peso. Lo ha confessato nell'intervista rilasciata a Cosmopolitan, che le ha dedicato la copertina del numero in edicola nella settimana sanremese.
Il body shaming e i giudizi
Come molte altre artiste presenti a Sanremo, una su tutte Noemi, Gaia è stata spesso vittima di body shaming ma con il tempo l'artista ha imparato a farsi scivolare addosso le cattiverie. «Se io mi piaccio non me ne frega niente di cosa mi dicono gli altri. Sto imparando ad amarmi anche nei giorni in cui ho l'acne», ha confessato parlando del rapporto con il suo corpo e con la sua immagine. «Per me è più una questione di come mi vedo io, come mi piaccio. I commenti della gente sono un limite per loro, non mi interessano, non mi toccano più», ha proseguito, ricordando il dolore provato a causa dei giudizi quando era bambina: «Quando ero più piccolina non capivo questa cattiveria.
Le parole su Tony Effe
La scorsa estate Gaia ha dominato le classifiche musicali con "Sesso e Samba", brano cantato insieme a Tony Effe, e proprio di lui ha parlato nell'intervista rilasciata a Chi. I rapper sono al centro dell'attenzione in questo Festival e Tony è uno dei più discussi, ma la cantante ha avuto solo parole di stima per lui, sfatando anche qualche mito: «Quello dei rapper è uno storytelling senza filtri. Se poi vogliamo parlare di Tony Effe, quello che io ho visto e conosciuto durante l’estate, standoci a stretto contatto - e credo di sapere un pochino leggere le energie delle persone - è che lui è un cristiano veramente, veramente, ma veramente tranquillo. E credo anche che lui abbia descritto, abbia reso la fotografia di una società che è fatta in questo modo, dunque non è lui il problema. E poi parlando a livello personale conosco tante persone che predicano benissimo, anzi, stupendamente, ma poi...». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino