In attesa della riforma renziana, l'Italia è ancora una repubblica tricamerale, almeno per una settimana, quella festivaliera. All'Ariston tutto finisce in...
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«Noi vorremmo sentire cantare Elton John invece di vederlo strumentalizzare in maniera becera. La sua storia parla già molto chiaramente di amore e normalità, forse per questo fa così paura già solo la sua presenza», ribatte Marilena Grassadonia, presidente delle Famiglie Arcobaleno. Insomma, qualcuno ha paura che il baronetto possa ripetere qualcosa di simile a quel che disse all'«Ellen Show», ospite della DeGeneres: «Se 10 anni fa mi avessi detto che sarei venuto qui al tuo show per parlare del matrimonio con l'uomo che ho sempre amato e dei miei due figli ti avrei detto che c'era dell'acido nel mio bicchiere. La vita ti lancia delle bellissime sfide e una di esse è stata quella di avere figli, due creature arrivate nel periodo in cui non avrei mai pensato di averli. Sono la più grande cosa della nostra vita». O addirittura che possa rbadire che, secondo lui, «Gesù avrebbe approvato le nozze gay». Ha voglia a dire l'abbronzatissimo Carlo Conti che «al centro di tutto ci sono, e devon esserci, le canzoni». La terra dei cachi è quel posto dove aspettando le canzoni si parla di tutt'altro. Così il primo vero valletto della storia del festival, Gabriel Garko, confermata la scelta di non parlare del dramma in cui è stato coinvolto (l'esplosione della villa che lo ospitava con la morte della padrona di casa), è chiamato in ballo. Lui da che parte sta, gli chiedono? «Io credo che due adulti consenzienti abbiano il diritto e la libertà di fare ciò che vogliono, a patto di non infastidire o molestare altri».
Riuscirà il divo del feuilleton postmoderno a vincere il suo festival? Lui ha il ghigno pronto e spiega: «Sono consapevole di essere un sex symbol. Sono consapevole che per essere desiderato da molti bisogna piacere anche agli uomini così come alle donne di 60 anni, lasciar dire che sono omosessuale o che mi mi piacciono le nonnette. E io non nego che mi piace anche giocarci sopra. Noi facciamo spettacolo e dobbiamo fare sognare la gente». Lui, comunque, vestirà Battistoni: «La sartoria ha preparato per me un look ispirato a grandi attori del passato: Paul Newman, Marcello Mastroianni, Cary Grant, Sean Connery e Marlon Brando». In Rai, aspettando di vedere che cosa succederà stasera, hanno già deciso per domani di far intervistare dal conduttore una coppia di sposi: Marta e Gianluca. Dice il direttore di rete Giancarlo Leone: «Questo è un festival della canzone. Elton John è una star ed è stata invitata a cantare in tempi non sospetti. Francamente non credo che il dibattito parlamentare in atto risentirà della sua presenza. E, poi, creare polemiche sarebbe contrario allo stile di Conti». Che, da parte sua, ricorda che l'ultima volta «che avevano invitato la popstar all'Ariston cambiò idea all'ultimo momento. E quella precedente era in scaletta con Ru Paul». Ovvero uno delle più celebri drag queen. Nessuno scandalo, nessuna protesta, l'uomo di «Crocodile rock» fu trattato come un cantante da oltre quattrocento milioni di dischi venduti. E nel 2013 nessuno protestò per Antony and the Johnsons. Stasera si canta, Madalina Ghenea mostrerà la sua bellezza, Virginia Raffaele ha preparato dei «numeri» top secret, tra i primi dieci in gara occhio a Rocco Hunt ed alla sua «Wake up», ai riformati Bluvertigo, alla coppia Caccamo-Iurato, Noemi e la classe di Stadio e Ruggeri.A Laura Pausini. E al cantapianista Elton John, si intende. Lui sì che è un superospite.© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Mattino