Cresciuta nell’Otto Jazz Club di salita Cariati, Silvia Aprile insegue il successo da tempo e con determinazione: nel 2008 si era fatta vedere a «X Factor», nel...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Quell’attimo di eternità», il brano con cui Aprile e Mangiarcina ritentano di conquistare un passaporto per l’Ariston, è una melodica e pianistica melodia d’amore senza particolari guizzi. «Siamo felici, in un periodo della nostra vita meraviglioso, e lo vogliamo raccontare nella nostra canzone», dicono le due, evitando l’argomento della polemica, come fa pure Baglioni, che ha scelto anche un omonimo ma non parente, il grossetano Lorenzo, cantautore e comico («Colorado cafè») tra i concorrenti di «Sarà Sanremo»: «Quest’anno daremo grande spazio ai giovani», assicura lui che non si sa ancora che ruolo avrà sul palco e che voci di corridoio vorrebbero destinato ad essere affiancato da Michelle Hunziker. «Ne abbiamo valutati 650 e selezionati 68, invece di 60, dopo averli ascoltati tutti dal vivo», spiega Claudio. «68 come le edizioni del Festival: un numero rivoluzionario come il ’68, la cui eredità positiva fu l’affermazione dei diritti e dei sogni della generazione giovani. Per questo abbiamo deciso di modificare il regolamento e portare alla finale 16 e non 12 concorrenti (un terzo in più), di ogni tendenza e linguaggio. Scegliere è stato particolarmente difficile, perché le proposte e le voci erano tutte estremamente interessanti. Il mio augurio a questi ragazzi è che sorprendano voi, come hanno sorpreso noi».
A sentirli tutti insieme, la media è deprimente, ma bisognerà vedere a Villa Ormond l’effetto che faranno. Intanto, in lotta il 15 dicembre per i sei posti a disposizione (a cui si aggiungeranno i due concorrenti provenienti da Area Sanremo) si segnalano, oltre all'altro napoletano Davide Petrella, Eva (Pevarello), vista a «X Factor» l’anno scorso nella squadra di Manuel Agnelli e poi come supporter di Carmen Consoli; Antonia Laganà di Reggio Calabria, passata per la prima edizione di «The voice of Italy»; Iosonoaria, pseudonimo di Ilaria Ciccarelli, figlia di Sabina Ciuffini, storica «valletta» del Mike Bongiorno di «Rischiatutto». Non mancano i «nuovi italiani» come (Michel) Mudimbi, rapper di San Benedetto del Tronto con origini congolesi; (Mirella) Nyvinne (Pinternagel), nata a Lussemburgo ma trapiantata a Domodossola ed ora alla corte di Caterina Caselli; Josè (Kahack) Nunes, portoghese di Segrate. E, ancora, ci sono Mirkoeilcane da Roma, che non vuole rivelare il perché abbia scelto questo nome; il toscano Luchi, si sente?»; il siracusano Dave Monaco che ha già collaborato con Tony Esposito; il rapper-cantautore brindisino Santiago; Gulia Caseri di Sesto San Giovanni (tra le più interessanto con «Come stai»); l’appena diciottenne Carlo Beria (è la più giovane del mucchio selvaggio); il songwriter capitolino Ultimo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino