“Un fallimento perfettamente riuscito” di Pellegrini: il film mai girato e il suo documentario

“Un fallimento perfettamente riuscito” di Pellegrini: il film mai girato e il suo documentario
Volevano soltanto girare un film indipendente, invece si sono trovati a fare i conti con la pandemia. "Un fallimento perfettamente riuscito" è il documentario di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Volevano soltanto girare un film indipendente, invece si sono trovati a fare i conti con la pandemia. "Un fallimento perfettamente riuscito" è il documentario di Gian Luca Pellegrini che racconta il making-off del film che non è riuscito a realizzare a causa del Covid, in proiezione il 18 alle 20.30 all'Ex Asilo Filangieri (anche location del progetto). 

Vincitore nella sezione "Spazio Campania" alla quarantaseiesima edizione del "Festival Internazionale del Cinema Laceno d’oro”, il progetto ha visto la luce nell’estate del 2018, poi è diventato qualcos'altro.

Nel documentario, infatti, si contrappongono due visioni differenti. Da un lato il film iniziato a girare nel 2018 su Anna, una giovane donna precaria imbrigliata in una relazione con un'amica, Alessia, che, diventata sua datrice di lavoro, crea una disparità all'interno della coppia. Dall'altro, il lavoro alle spalle del film, il gruppo di persone coinvolte, il budget (o meglio l'inesistente budget) che hanno a disposizione e la corsa contro il tempo e contro il Covid per portare a termine il progetto e l'assenza di gerarchie all'interno della troupe, com'è invece consuetudine su un set cinematografico, per cercare di cooperare per il raggiungimento dell'obiettivo. Due forme di precariato che si intersecano.

Il documentario è realizzato e interpretato da: Gian Luca Pellegrini, Roberto Cirillo, Fabrizio Elvetico, Maria Pia Valentini, Angela Dionisia Severino, Andrea de Goyzueta, Claudia Sacco, Lorenzo Corona, Stefania Accardi, Maria Vittoria Rossi.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino