Trento, l'assalto dei 120mila per il ritorno di Vasco in tour

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Il treno risuona di un chiacchiericcio euforico di romano, napoletano, fiorentino. Qualcuno è salito a Bologna, altri arrivano da Torino o da Milano. Sono in viaggio da ore, ma nessuno ammetterà mai la stanchezza. Arrivano da tutta Italia. Hanno 20, 30, 40 anni. Non mancano i 50enni, qualche ruga ma t-shirt, jeans e aria un pò sciupata d'ordinanza. Studenti, impiegati, disoccupati e dirigenti. Mamme e papà con pargoli già ben instradati al seguito. Un mondo eterogeneo, colorato, felice. Avrebbero poco da spartire, ma qualcosa in comune ce l'hanno: Trento come destinazione (località San Vincenzo) e lo stesso piccolo tesoro ben nascosto in tasca, il biglietto per il concerto del loro Komandante. Il popolo di Vasco Rossi già da qualche giorno sta convergendo a Trento, da dove domani partirà il Vasco Live.

Un'attesa durata tre anni e che dà il via alla stagione dei grandi concerti. Undici date, tutte sold out per oltre 660mila spettatori. Trento, per l'occasione, inaugura la Trentino Music Arena, pronta ad accogliere 120mila fan. In 15mila (gli iscritti al fan club), già stasera, sono sotto al palco - sudati e bruciacchiati dal sole impietoso sfoggiano le loro magliette di appartenenza all'esercito caotico e festoso di Vasco -, per la prova generale. Un anticipo di quello che sarà domani. Intorno all'Arena, un enorme campo verde tra filari di mele e campi coltivati (che si attraversano per arrivare nel retropalco), la gente sciama placida. Hanno parcheggiato i camper (una distesa quasi a perdita d'occhio di mezzi attrezzati) poco lontano, oppure arrivano come possono ai varchi di accesso più vicini. Le strade che portano all'agognato evento sono già un brulicare di macchine e lamiere ferme o a passo d'uomo. Meglio non pensare a cosa succederà domani, quando arriverà una folla quasi dieci volte più numerosa. Una città quasi sotto assedio, tra misure di sicurezza degne di un evento del genere, strade chiuse, traffico impazzito. E una marea umana che sceglie la V di Vasco. E lui, il Blasco, il Kom, il Rossi che non ha bisogno di usare il cognome, li attende su un palco alto come un palazzo di 9 piani, largo 90 metri e profondo 26. Una macchina imponente con una potenza audio da 750mila watt. Non resta che spingere sul tasto On per dare il via alla festa attesa tre anni.

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Il Mattino