Vittorio Sgarbi chiede scusa a Barbara D'Urso: «Che senso avrebbe che Berlusconi me la raccomandasse». Sarà a Live domenica primo marzo? Il critico...
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«Gentile Direttore - scrive Sgarbi - la ricostruzione dello 'scontro' con Barbara D’Urso indica una naturale propensione a interpretazioni unilaterali e forzate, anche senza invocare l’ironia, inesatte per una serie di ragioni che stemperano non solo la polemica ma anche il significato stesso del mio intervento, che non voleva essere né dissacratorio né provocatorio».
E continua: «Mi posso scusare di aver sottovalutato l’interpretazione negativa, ma comunque non logica, della parola 'raccomandazione'. Alcuni giornali equivocano, facendomi affermare, rivolto alla D’Urso 'Berlusconi mi ha raccomandato anche te'. Una evidente insensatezza. Che senso avrebbe che Berlusconi raccomandasse la D’Urso a me? Per che cosa? E per attivare quali miei, inesistenti, poteri? Incomprensione totale. Berlusconi mi ha sempre parlato bene della D’Urso, sul piano umano e sulle capacità di lavoro, e io ho semplicemente condiviso. Mi ha raccomandato di apprezzarne il merito. Ho tentato di spiegare che quella 'raccomandazione' era una lode, e non una richiesta; ma è stato impossibile. Posso dunque scusarmi di aver sottovalutato l’uso improprio e univoco del termine 'raccomandazione', e l’accezione decisa, nonostante l’impossibilità degli effetti, da Barbara D’Urso. Spero di essere stato chiaro». Il critico potrebbe essere in studio a Live nella puntata del primo marzo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino