La storia si ripete. Purtroppo per la Juve Stabia. Non basta il cuore, l’impresa, durata per appena tredici minuti, ai gialloblù di Caserta, per accedere al secondo...
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Ci ha messo tutto l’undici stabiese, ha saputo attendere senza cadere “in tentazione” e rischiare oltre il dovuto nel primo tempo, ci ha messo la testa, con Caserta che, nella ripresa, passa dal 4-3-3 al 3-5-2 speculare con il modulo della Reggiana, chiudendo i granata nella propria metà campo fino al 23’ quando, su angolo di Viola la girata di Simeri termina alle spalle di Facchin. Gara in discesa dopo appena due minuti, con Bovo che scaraventa a terra Crialese e termina anzitempo la sua partita. Ma proprio quando potrebbe amministrare la Juve Stabia trova l’unica sbavatura della serata, con Bastrini che, di testa, pareggia i conti. A rendere la scalata praticamente un’impresa, arriva l’espulsione di Vicente, per proteste su un fallo fuori area. Non basta l’arrembaggio finale, la sfida finisce sul pari con la tensione alle stelle con i protagonisti in campo che fanno scintille prima del meritato applauso dei tifosi provenienti da Castellammare, a premiare una stagione che resta comunque da incorniciare.
“Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare – spiega Caserta a fine partita -, sapevamo che si poteva decidere negli ultimi minuti del secondo tempo, in vantaggio meritatamente, mi hanno detto che forse era uscita sul cross, non mi piace parlare degli episodi, si possono solo fare i complimenti agli uomini che ho avuto quest’anno. Auguro a tutti di trovare un gruppo coeso come quello che ho avuto io quest’anno. Il cambio di modulo? Lo avevamo provato in settimana, siamo stati attenti, propositivi, concentrati, peccato davvero. Vicente? Ha commesso un errore grave, dovevamo avere l’uomo in più, il gol si poteva fare anche alla fine, e poteva essere più facile. Un’ingenuità che ci è costata a caro prezzo. Non ha passato certo la squadra migliore, non faccio io i regolamenti, ma se una squadra pareggia 0-0 fuori, e fa 1-1 in casa, qualche anno fa sarebbe andata fuori. Ma i regolamenti, i coefficienti, non li facciamo noi… Dobbiamo solo andare avanti a testa alta per quello che abbiamo fatto quest’anno, altro non c’è”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino