Allegri: "Noi vogliamo essere primi il 16 maggio. Sarri? Lo hanno massacrato, ora hanno capito tutti quanto vale"

Massimiliano Allegri
Vinovo. Non è il caso di alzare il livello dell'attesa, D'altronde qui, uno degli slogan della casa,...

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Vinovo. Non è il caso di alzare il livello dell'attesa, D'altronde qui, uno degli slogan della casa, è sempre stato quello di ridimensionare ogni partita di cartello. Dalla serie: che cosa volete che sia Juve-Napoli?
Quattordici vittorie consecutive non consentono alla Juventus di essere prima in classifica. Non è abituata ad affrontare queste sfide da inseguitrice. Generalmente recita la parte della lepre, e non del cacciatore. Ma per Max Allegri poco cambia. E' una vigilia in cui il tecnico della Juventus si diverte a regalare battute (”«con il Bayern sarà una amicheole») e a mostrare una enorme serenità («la partita? La prepariamo tra oggi e domani»). In realtà quello che più lo diverte è questa enorme attesa della formazione di domani: fare pretattica, giocarellare sui nomi e sui modulo deve divertirlo non poco. «È una questione di nomi non di atteggiamenti, è una questione psicologica e non certo tecnica o tattica. E poi la gara di domani non decide nulla».
 


Allegri sembra un direttore d'orchestra nel quartier generale della Juventus. «Il Napoli? Sta facendo un campionato fantastico, di grande valore. La differenza fino ad adesso la sta facendo lo scontro diretto dell'andata».

Decisiva? «No, poi mancano ancora 13 partite, 39 punti. Non finisce domani sera, comunque vada a finire: il nostro unico obiettivo è essere primi il 16 maggio. Lo dico sempre alla squadra: pensate a quello che direbbero di voi in caso di quinto scudetto consecutivo. Qui davvero siamo a un passo dall'impresa storica». Lungo la strada il Napoli di Sarri. ”«È vero, noi siamo abituati di più a partite di questo livello, ma non venitemi a dire che Higuain, Hamsik Callejon non sono giocatori di levatura internazionale abituati a gare importanti. Lo sono, eccome se lo sono».


«Non credo che fermare Higuain sia l'unico modo per fermare il Napoli", aggiunge ancora Allegri. I dilemmi della formazione restano quelli di ieri. Anche se pare stroncare l'ipotesi Rugani: "Bisogna dargli il tempo di capire dov'è. Non bisogna dimenticare da dove arriva. E io devo valutarlo con attenzione per evitare di stroncarlo". Solo pretattica? Leggi l'articolo completo su
Il Mattino