Addio ad Insigne? Le voci dei tifosi: «Non sarebbe una tragedia»

Addio ad Insigne? Le voci dei tifosi: «Non sarebbe una tragedia»
Rumors, indiscrezioni. La Napoli del calcio che resta appesa al filo delle notizie della trattativa tra Lorenzo Insigne - trentenne capitano del Napoli in scadenza di contratto,...

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Rumors, indiscrezioni. La Napoli del calcio che resta appesa al filo delle notizie della trattativa tra Lorenzo Insigne - trentenne capitano del Napoli in scadenza di contratto, in azzurro da 9 stagioni – e il Toronto Football Club, squadra canadese dell’MLS, il campionato nordamericano.

I tifosi azzurri sono spaccati tra chi è d’accordo con la sua scelta, in nome del professionismo raggiunto dal calcio del XXI secolo - dove contano i risultati e gli stipendi, assai meno le bandiere – e chi invece si rammarica che a lasciare il Golfo vista Vesuvio sia proprio il capitano, quello scugnizzo di Frattamaggiore che ha timbrato il cartellino delle porte avversarie con ben 114 sigilli. Ad un gol solo dal più grande di tutti i tempi, Diego Armando Maradona, idolo ça va sans dire anche del napoletano Insigne, al punto da tatuarselo sulla coscia sinistra. È un conflitto tra testa e cuore quello dei tifosi, proprio come quello di Lorenzo che, stando alle ultime notizie, pare abbia voluto prendersi altro tempo prima di intraprendere una trasvolata atlantica.

Nel cuore della città pallonara, la Fuorigrotta dello Stadio Maradona, regna però una consapevolezza: ovvero che l’addio di Insigne può essere superabile, nonostante sia una pedina fondamentale nello scacchiere di mister Spalletti. «Fa bene ad andare via, viste le precedenti vicissitudini con la società. Abbiamo detto addio a Maradona nel 1991, saluteremo anche Insigne senza tragedie» afferma Paolo, commerciante di via Leopardi. Dello stesso parere altri due tifosi: «Insigne giocatore tecnicamente formidabile, senza eguali in Italia tra i calciatori italiani, ma ci hanno lasciato capitani come Marek Hamsik che hanno lasciato maggiormente il segno. Per non nominare lo stesso Maradona». Giudizio più distaccato quello del rider Luigi, forse in quanto tifoso di un'altra squadra: «Parlo da interista: fa benissimo ad accettare l’offerta del Toronto. Meritava un trattamento migliore con un miglioramento del contratto. Anche con un milione in più». Le sirene canadesi suonano forte e gli offrono 11 milioni all’anno per cinque anni. Al netto della tassazione prevista nel Paese della foglia d'acero si tratta di 5,7 milioni di euro a stagione che fino al 2027 totalizzerebbero un guadagno per l’attuale capitano del Napoli di 28,5 milioni. Cifre ben lontane dalla proposta del presidente Aurelio De Laurentiis di 3,5 milioni e mezzo per il rinnovo del contratto. «Sono tanti soldi ma poteva anche aspirare a restare in Europa perché così brucerebbe la carriera» avverte il giovane universitario Alessandro, ben conscio del poco appeal del campionato a stelle e strisce.

La mente va ad un altro fantasista italiano volato via in Nord America, lo juventino Sebastian Giovinco. La differenza sta nel fatto che Giovinco, come dichiarato da lui stesso nelle scorse ore, andò proprio al Toronto con due anni d'età in meno rispetto a Insigne - che ne ha trenta - trovandosi inoltre ai margini del progetto tecnico della Juve. Il 24 azzurro, invece, è attualmente il numero dieci titolare della Nazionale italiana e si trova nel pieno della propria maturità calcistica. «Il calcio americano è di un livello sicuramente inferiore rispetto ai grandi campionati europei ma sono convinto di una cosa: Insigne farà benissimo anche lì» constata Massimo, un altro tifoso. Perché ove mai le strade tra il Calcio Napoli e Lorenzo Insigne si dovessero separare - con il capitano che sceglie il Canada per una nuova vita sportiva e personale - l’unica certezza sarebbe che il meglio a Napoli glielo augureranno comunque tutti.

 

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Il Mattino