Napoli stupefacente ad Amsterdam: senza pietà in un tempio del calcio

Napoli stupefacente ad Amsterdam: senza pietà in un tempio del calcio
Dunque il Napoli vince ad Amsterdam, nello stadio del genio del calcio totale Cruijff, facendo sei gol con calciatori appartenenti a tutti e tre i reparti e ciò non accade...

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Dunque il Napoli vince ad Amsterdam, nello stadio del genio del calcio totale Cruijff, facendo sei gol con calciatori appartenenti a tutti e tre i reparti e ciò non accade in un sogno o in una dimensione onirica conseguente a un giretto nei coffee shop olandesi bensì in Champions League, nella realtà, su un palcoscenico internazionale sulle cui tavole i ragazzi di Spalletti non solo non si intimidiscono ma ballano, si esaltano, si sbizzarriscono. «Bellissimi e incoscienti» li voleva alla vigilia il mister.

Hanno fatto molto di più. Sono stati stupefacenti. Non tanto perché dall’iniziale svantaggio hanno preso benzina per una rimonta fenomenale quanto perché sul sei a uno, negli ultimi minuti, ancora i tifosi del Napoli potevano disperarsi per aver preso una traversa.No. Non è insensato pensare che, almeno per una notte, l’Aiace raffigurato sullo stemma della blasonata squadra olandese lo scudo se lo sia tenuto ben stretto non più per non prestare il fianco alle lance dei nemici omerici bensì per proteggersi la capa dalla pioggia di palloni scaricati dal Napoli. Che ieri non ha avuto pietà.

Tutti hanno dato prova di stoicismo e bellezza. Uno per tutti: Kvaratskhelia. Che dopo aver ricevuto una notevole quantità di mazzate ha comunque trovato il modo e la forza di fare un assist e un gol. Ma anche Anguissa, che ha mandato in rete Zielinski, Raspadori ormai scatenato, Simeone, che ormai in Champions timbra appena entra come un dipendente comunale, e Di Lorenzo, che si eleva come un ascensore per mettere dentro il gol che suona la carica capitanesca alla rimonta. È stato bellissimo.

 

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Il Mattino