Al via il 4° Trofeo Domenico Martuscelli

Domenica in pedana per lanciare un messaggio di inclusione sociale

La locandina dell'evento
Smart Sport e sensibilità sociale. La quarta edizione del Trofeo Domenico Martuscelli è una buona notizia. Organizzata dal Club Schermistico Partenopeo, la...

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Smart Sport e sensibilità sociale. La quarta edizione del Trofeo Domenico Martuscelli è una buona notizia. Organizzata dal Club Schermistico Partenopeo, la manifestazione è patrocinata dalla Federazione italiana scherma, dall’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, dal Coni, dal Comitato italiano paralimpico, dall’Arus e dalla Federazione italiana sport paralimpici per ipovedenti e ciechi.

Domenica in pedana. Domani, a partire dalle ore 9.30, al Corso Europa 6 si svolgerà la prova non vedenti integrata a squadre presso l’Istituto Domenico Martuscelli, nel quartiere Vomero, dove il Club Schermistico Partenopeo esercita quotidianamente attività integrata, vantando una solida e strutturata esperienza nel settore paralimpico.

Si tratta di un evento nazionale di spada per non vedenti e vedenti insieme, dove ogni squadra dovrà obbligatoriamente avere nel proprio organico atleti diversamente abili. I combattimenti si svolgeranno tutti con la vista completamente inibita dalle mascherine, così da eguagliare il deficit visivo, anche per gli atleti vedenti.

Oltre alla assoluta novità della proposta, vengono considerate tutte le ordinarie difficoltà che i non vedenti affrontano quotidianamente e che il Club Schermistico Partenopeo ha ormai ben metabolizzato con i propri atleti, comprendendone i bisogni e le difficoltà.

La rassegna si svilupperà con apparecchi wireless, così da evitare ostacoli sul terreno di gara, rappresentato dai tradizionali rulli e fili. Gli apparecchi saranno bitonali, così da diversificare la segnalazione del colpo, rendendo possibile l’identificazione dell’assegnazione del punto anche all’atleta non vedente e così via.

Si pone al centro la disabilità e le regole vengono adeguate in merito. «E’ un format sul quale stiamo spingendo molto e punta sull’integrazione tra soggetti con disabilità e normodotati», spiega il responsabile organizzativo Sandro Cuomo. «Si tratta di una occasione di integrazione per lanciare un messaggio di inclusione sociale», osserva l’Hall of Fame. «A livello nazionale svariate società stanno prendendo a modello quanto facciamo a Napoli ormai da diversi anni e questo ci gratifica. Vuol dire che siamo sulla strada giusta ed è una spinta culturale veicolata attraverso lo sport per sensibilizzare una più ampia platea sociale», conclude soddisfatto Cuomo.

 

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Il Mattino