Come usiamo dire a Napoli, se ne sono andati carichi di meraviglia. Ma carichi davvero. Che dire, probabilmente non si aspettavano una partita così, un avversario tanto...
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Il fatto è che in una partita, in un campionato - come sanno tutti i tifosi e gli osservatori del calcio, e figuriamoci i suoi protagonisti - gli errori arbitrali vanno e vengono, e alla fine si compensano. Con alcune circostanziate eccezioni, certo: e nessuno più di noi napoletani ne sa qualcosa. Così, magari è proprio per questo, per via della nostra lunga e onorata carriera di vittime sacrificali dei fischietti al (presunto) servizio altrui, che ci sconcerta tanto questa sortita parigina. Ci stupisce e un po’ ci irrita, considerato l’andamento della partita e l’altissimo numero di palle-gol da noi prodotte e purtroppo una dopo l’altra sciupate. Ci stupisce che allo sceicco sfugga un dato eloquente, anzi lampante: dal San Paolo, martedì sera, i suoi valorosi e pluridecorati uomini se ne sono andati non con due punti persi ma con un punto guadagnato. Anzi regalato: dalla fortuna, dal caso. Dalla forza di una porta stregata. Qui, al San Paolo, i nostri undici più tre più uno (più cinquantamila, il pubblico che non ha smesso mai di crederci) hanno mostrato di valere di più, molto di più dei sei punti finora raccolti in questo girone che sembrava impossibile, dove i giochi sembravano già fatti a prescindere. E invece siamo in testa, unica squadra ancora imbattuta, e ce la giocheremo fino all’ultimo, fino all’ultimo secondo dell’ultima partita come ha detto giustamente il prode Callejon. Ce la giocheremo sfidando a uno a uno tutti i «se» intorno ai quali da 48 ore si stanno arrovellando i tifosi di tutte e quattro le squadre. Sì, anche quelli della Stella Rossa, perché la vittoria contro il Liverpool ha riacceso pure le loro speranze. Se vinciamo contro la Stella Rossa, se Psg e Liverpool pareggiano, se il Liverpool batte i francesi o viceversa... Se se e ancora se. Ci aspetta un mese pieno di «se». Un sudoku complicato e tutto da interpretare: solo che da qualunque parte lo si guardi, la differenza reti, gli scontri diretti e tutto il resto, il vantaggio è tutto nostro. Il se, insomma, a guardarlo bene è solo un apostrofo (azzurro) tra le parole ottavi aspettateci, stiamo arrivando.
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Il Mattino