Insulti ai calciatori avversari e ad arbitro e guardalinee sul campo di Lacedonia. Protagonista Enzo Vito, accompagnatore del settore giovanile dell'Avellino Calcio.Risultato:...
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La gara si è svolta a Lacedonia, sede del quartier generale delle giovanili biancoverdi. E, proprio sul campo, Vito si è lasciato andare ad improperi nei confronti di avversari e terna arbitrale. Alla richiesta di qualificarsi, il dirigente che non era nella distinta arbitrale, ha detto di essere addirittura il sindaco del paese. Ma sopratutto ha affrontato un assistente dell'arbitro con «comportamento violento, aggressivo, ingiurioso, minaccioso e intimidatorio» arrivando al contatto «petto contro petto» come si legge nel referto arbitrale. A quel punto il vero sindaco, Mario Rizzi, dirigente regionale del Pd campano, è giunto al campo di calcio qualificandosi e svelando la vera identità del colalboratore della squadra. Di qui la decisione del giudice sportivo di sanzionare l'Avellino Calcio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino