Più passa il tempo, più aumenta la frenesia in casa Us Avellino. L'ora X si sta avvicinando: alla presentazione del piano di concordato, presso la sezione...
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A Napoli, nella sede operativa della Sidigas, presso piazza dei Martiri, il primo cittadino di Avellino Gianluca Festa ha incontrato Dario Scalella, amministratore unico del gruppo. Che cosa si siano detti resta top secret: di certo il primo cittadino è stato informato rispetto al quadro generale della trattativa ed ha anche compreso quali sono le intenzioni della società di gas e del custode giudiziario Francesco Baldassare. Non a caso proprio Festa, nel corso della festa delle forze armate, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale. «L'Amministratore Delegato ed il Custode Giudiziario stanno lavorando, proprio in queste ore, alla cessione dell'Us Avellino. Immagino che, con la vendita del club calcistico, si possa lavorare alla salvezza della Scandone, con un'operazione che ripulisca la società cestistica dai debiti per poterla, poi, cedere senza questo fardello». Subito dopo queste parole si sono scatenate le notizie più disparate, che però non hanno trovato fondamento se non la conferma che qualcosa succederà già nelle prossime ore.
La notizia vera riguarda invece la cordata romana, della quale faceva parte il costruttore Andrea Fabrizi, che non formulerà nessuna offerta ufficiale per l'Us Avellino 1912. A dare la notizia è stato Bruno Iovino, che ha svolto solo un ruolo di consulente, il quale ha spiegato come uno dei tre imprenditori del gruppo abbia deciso di lasciare la contesa, per motivi non specificati. Dunque dopo gli incontri e i colloqui informali, nel senso che non è stata presentata nemmeno una manifestazione di interesse, alla fine i tre hanno preferito uscire di scena. Vicina a questa soluzione è anche l'Ap Green di Antonio De Sarlo. Se entro oggi non dovesse ricevere nessuna comunicazione da Sidigas l'azienda di Serino saluterà tutti e andrà via. Scenario possibile eccome visto che da fonti interne sembra che l'Ap Green non convinca per le garanzie che ha offerto. Che cosa farà poi Angelo d'Agostino è un altro punto interrogativo: sembra che sia pronto a non superare gli 800mila euro.
A questo punto i pretendenti al trono biancoverde restano due: la cordata di Martone e l'altra non meglio specificata che sembri arrivi da Maddaloni. Entrambi vogliono rimanere anonimi anche se del gruppo che fa riferimento all'ex diesse della Casertana dovrebbe far parte Nicola Di Matteo, ex amministratore delegato del Teramo che aveva anche presentato una manifestazione di interessi per il nuovo Foggia. L'offerta in questo caso sarebbe intorno al milione e centomila euro: nella serata di ieri ci sarebbe stato anche un contatto telefonico tra le parti e ci potrebbe anche essere un accordo transitorio tra le parti. Ovvero a giugno, nel caso in cui la Sidigas avesse risolto i tanti problemi che ha, la società potrebbe essere nuovamente ceduta proprio all'azienda del gas. Un milione e trecentomila euro offrirebbe invece la cordata, sembra costituita da professionisti di Maddaloni, in provincia di Caserta. In questo caso si parla di una manifestazione di interesse già presentata nella giornata di venerdì che dovrà tradursi in offerta vera e propria. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino