Avellino, poker amaro e Cinelli: «Speravamo di rosicchiare punti»

Avellino, poker amaro e Cinelli: «Speravamo di rosicchiare punti»
Il sorriso sul volto di Giovanni Bucaro e Daniele Cinelli si è smorzato all'improvviso mentre risalivano sul pullman per tornare all'aeroporto di Cagliari. La...

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Il sorriso sul volto di Giovanni Bucaro e Daniele Cinelli si è smorzato all'improvviso mentre risalivano sul pullman per tornare all'aeroporto di Cagliari. La notizia del raddoppio di Bernardotto e della vittoria del Lanusei a Sassari ha avuto il potere di dare, in maniera brusca, il sapore di una mezza sconfitta ad una vittoria esaltante sul campo di Muravera.


«Inutile nascondere che da questo turno ha detto Cinelli ci aspettavamo di rosicchiare qualche punto alla capolista. Adesso, però, non possiamo farci nulla. Nelle prossime otto partite proveremo a vincerle tutte. Se il Lanusei conserverà anche un solo punto di vantaggio non potremo far altro che applaudirli perché, onestamente, stanno disputando un grandissimo campionato».
 
L'amara considerazione del vice di Giovanni Bucaro, che ha chiuso con due vittorie la parentesi in panchina per la squalifica del tecnico, non cancella i meriti di un Avellino che, finalmente, ha vinto una partita senza soffrire: «Da quando ci siamo noi ha ammesso- forse è la prima volta che possiamo dirci davvero soddisfatti per la prestazione complessiva. Abbiamo giocato con umiltà, dedizione e applicazione come piace a noi avendo un grandissimo approccio. Nei primi venticinque minuti siamo stati perfetti anche grazie ad un Luis Alfageme che sta gradatamente entrando in forma. Nella ripresa, invece, siamo stati bravi a chiuderla. Come staff, dopo aver bacchettato in settimana i ragazzi, oggi dobbiamo fargli i complimenti».

Quanto basta per far ribadire anche in aeroporto al tecnico che non è finita: «Assolutamente ha concluso Cinelli. Il nostro campionato non finisce oggi anche perché dobbiamo rendere onore alla maglia e ai tifosi che ci seguono ovunque. Da oggi siamo tornati al secondo posto e soprattutto registrato dei miglioramenti nel gioco e nella mentalità. Il nostro obiettivo, a partire da mercoledì quando ci ritroveremo dopo la sosta che secondo me arriva nel momento giusto, resta quello di vincere le altre otto partite».

Laconico, ma sempre fiducioso, pure Alessandro De Vena: «È inutile stare qui a piangere sul latte versato ha detto il bomber - Purtroppo quando si parte in ritardo ci sono degli inconvenienti da mettere in preventivo. Il nostro impegno, tuttavia, è sempre stato costante. Oggi abbiamo vinto senza soffrire eccessivamente perché sfruttiamo pure altre individualità ma questo non significa che in passato non abbiamo giocato in maniera compatta. Nessuno di noi, ad iniziare da me che non guardo alla classifica marcatori, pensa al solo successo personale. Il nostro obiettivo resta quello di vincerle tutte e poi si vedrà. Con Alfageme, ma pure con Sforzini, mi trovo benissimo ma penso che questa squadra ampia ancora ampi margini di miglioramento. Da qualche settimana stiamo giocando con grandi sincronismi e pure una bella armonia».


Amareggiato per la sconfitta il tecnico di casa Rosolino Puccica: «Nei primi dieci minuti - ha ammesso l'allenatore del Castiadas - l'Avellino ha approfittando dei nostri errori. Malgrado ciò potevamo riaprirla. Ma tant'è. L'Avellino era oggettivamente superiore. Personalmente penso che possa vincerle tutte ma non so se basterà. I punti persi nel girone di andata potrebbero pesare». Identico pensiero, infine, è stato espresso da Lulù Oliveira, ex bandiera del Cagliari e cittadino onorario di Muravera che ha assistito alla sfida: «Ho visto un ottimo Avellino ha detto - Faccio i complimenti al mio amico Bucaro. In serie D l'Avellino stona e non può restarci un giorno in più. Ha un organico e una tifoseria che merita ben altri palcoscenici». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino